Kadyrov “sta morendo, è in coma”, la video-risposta del leader ceceno che ha seppellito vivi medico e vicepremier: “Mi avvelenavano”

Sarebbe uscito dal ‘coma‘ ed è andato a fare una passeggiata. Dopo giorni di indiscrezioni dell’intelligence ucraina sulle presunte gravi condizioni di salute, ci pensa il diretto interessato, il leader ceceno Ramzan Kadyrov, a provare a fare chiarezza sulla vicenda in una guerra dove la propaganda dall’una e dall’altra parte è sempre all’ordine del giorno.

Nella giornata di domenica, 17 settembre, a 48 ore dai rumors, Kadyrov ha pubblicato un video consigliando “a tutti coloro che non sanno distinguere la verità dalle bugie” di fare una passeggiata all’aria aperta. Il filmato, che dura pochi secondi, è stato rilanciato da Unian sottolineando che non si sa se le immagini siano di oggi oppure se si tratti di un video girato tempo fa. Kadyrov si mostra in salute mentre passeggia su una strada di campagna sotto una pioggerellina leggera.

Dato per gravemente malato, in coma se non addirittura morto da fonti governative ucraine (che hanno chiamato in causa canali Telegram russi), Kadyrov ringrazia “la pioggia” perché “meravigliosamente rinvigorente”. Nel filmato appare sorridente ma con il viso leggermente gonfio. Appena due giorni fa, venerdì 15 settembre, l’intelligence militare ucraina aveva confermato la notizia secondo cui il “macellaio di Grozny”, alleato di Vladimir Putin nella guerra contro Kiev, fosse in coma e in gravi condizioni.

A settembre il canale Telegram russo VChK-Ogpu aveva riferito che il leader ceceno aveva fatto seppellire vivo il suo vicepremier e medico personale Elkhan Suleimanov, sospettato di aver cercato di avvelenarlo con delle iniezioni. La vicenda era stata rilanciata dal tedesco Bild. Il Cremlino in questi giorni non ha commentato la vicenda.

Anton Gerashchenko, consigliere del Ministro degli affari interni dell’Ucraina, poche ore prima della pubblicazione del video di Kadyrov, ha pubblicato sui social la foto del leader ceceno con gli occhi chiusi e questa didascalia. “Primo Prigozin. Ora Kadyrov.” – scrivono i canali russi di Telegram. Alcuni dicono che sia già morto, altri che sia in condizioni critiche ed sia caduto in coma a causa di una grave insufficienza renale o che sia stato avvelenato. Fino a poco tempo fa Prigozhin e Kadyrov erano le uniche due persone in Russia con notevoli risorse di potere a permettersi le loro “discussioni” personali sull’andamento della guerra”.

Poi la rivendicazione: “Dopo l’omicidio di Prigozhin, ho subito scritto che il prossimo sarebbe stato Kadyrov. Vediamo se il regime di Putin si sta davvero sbarazzando di tutto e di tutti coloro che possono permettersi l’autonomia e il proprio esercito privato pesantemente armato. Se Kadyrov morisse, la situazione in Cecenia potrebbe cambiare. Putin riuscirà a mantenere il controllo sulla Cecenia? Diventerà ancora una volta il centro della resistenza? Questa potrebbe essere un’opportunità di cui il popolo ceceno potrebbe approfittare”.

Tra propaganda russa e ucraina, la guerra intanto prosegue indisturbata.