Mate Polis - Le gemelle diverse
Il parallelismo
Kamala Harris è il gatto di Schrödinger, chiusa nella scatola sospesa tra il fenomeno radioattivo Trump e la miracolosa rimonta
La vice è nella sovrapposizione quantica, e può uscire dalla scatola delle elezioni di novembre sonoramente battuta da quello che oggi appare un fenomeno radioattivo inarrestabile, Donald Trump, oppure miracolosamente fare una rimonta. Non lo sapremo finché a novembre non apriremo il coperchio
Erwin Schrödinger è stato uno dei massimi teorici della fisica quantistica e vincitore del premio Nobel per la fisica nel 1933 per aver ideato la meccanica ondulatoria e averla dimostrata con la famosa equazione che porta il suo nome e alla quale contribuirono due grandi matematici come Paul Dirac e Hans Von Neumann.
Ancora più famoso, almeno nel campo fisico e matematico, è un suo famoso esperimento mentale, conosciuto come il gatto di Schrödinger.
Questo esperimento, illustrato dal fisico austriaco durante una lezione universitaria nel 1935, fu ideato per illustrare le stranezze della meccanica quantistica e il concetto di sovrapposizione quantica (erano queste le cose che un fisico linear come Einstein non sopportava della meccanica quantistica).
Nell’esperimento logico, Schrödinger ipotizza di mettere un gatto in una scatola chiusa insieme ad una sostanza radioattiva e a un contatore Geiger. Se il contatore rileva la presenza di radiazioni, la sostanza radioattiva si attiva di fatto rilasciando un veleno e uccidendo il gatto. Se invece il contatore non rileva la presenza di radiazioni, il gatto, ovviamente, non muore. Secondo la teoria quantistica, prima che la scatola venga aperta per controllare se il gatto è vivo o morto, questo si trova in uno stato di sovrapposizione. In sostanza è contemporaneamente sia vivo che morto. È solo quando la scatola viene aperta e lo stato del gatto viene osservato, che la sovrapposizione si risolve e lo stato del gatto collassa in un senso o nell’altro. Prima, non lo sappiamo e tutte due le condizioni sono possibile e, in definitiva, vere, dunque sovrapponibili.
L’esperimento del gatto divenne molto famoso e lo è ancora oggi. Spesso viene richiamato per parlare di situazioni alternative possibili o sovrapponibili. In qualche modo uno sviluppo molto interessante e significativo fu quello fornito dal fisico americano David Bohm, che fornì un’interpretazione che venne definita addirittura “ontologica”.
Nella teoria di Bohm le particelle subatomiche si comportano sia come particelle che come onde (chiaro richiamo alla meccanica ondulatoria di Schrödinger) e la loro posizione e movimento sono determinati da una funzione d’onda quantistica che descrive la probabilità di trovare la particella in una data posizione.
Bohm ha proposto che le particelle seguono traiettorie ben definite e che la sovrapposizione quantica è solo un’apparente sovrapposizione di probabilità, dovuta alla nostra mancanza di conoscenza sulle variabili nascoste che determinano il comportamento delle particelle.
Tornando al gatto e alla sovrapposizione di ipotesi alternative, o anche solo di probabilità come propone Bohm, oggi questo esperimento sembra calzare a pennello per la vicenda del ritiro della candidatura di Biden a Presidente degli Stati Uniti e la scelta, non semplice, della convention democratica di individuare il candidato o la candidata che dovrà sfidare Donald Trump. Ad oggi, la scelta più probabile, appare quella di Kamala Harris, attuale vicepresidente degli Stati Uniti. L’endorsment di Biden è sicuramente un punto a suo vantaggio. Donna, avvocata, a lungo procuratrice generale in California, di origini miste indiane e giamaicane. Rimangono sullo sfondo, e altamente improbabili, le candidature di Michelle Obama e del segretario di Stato Antony Blinken.
I democratici e Kamala Harris sono come il gatto nella scatola. Obbligati da una sconfitta quasi sicura a rinunciare alla candidatura di uno stanco e invecchiato Biden, devono scegliere a pochissimi mesi dal voto. Solo una volta nella storia delle elezioni americane si era verificato un episodio simile, con Lyndon Johnson, costretto a rinunciare per la bassissima popolarità nel quale lo aveva precipitato la guerra del Vietnam. Però Johnson rinunciò a marzo, e ora siamo a luglio. E comunque i democratici poi persero e vinse Nixon. Kamala, dunque, è nella sovrapposizione quantica, con una scatola piena di pericoli e un contatore che può rilasciare veleno o miele.
Può uscire dalla scatola delle elezioni di novembre sonoramente battuta da quello che oggi appare un fenomeno radioattivo inarrestabile, Donald Trump, oppure miracolosamente fare una rimonta. Trump gonfia il petto, ma potrebbe essere preoccupato, lui sessista, maschilista e notoriamente molestatore, di dover competere con una donna, per giunta di etnia mista. Potrebbe incappare in errori clamorosi, frasi inappropriate e comportamenti irriguardosi. La trappola è dietro l’angolo, o meglio, nella scatola. Cosa uscirà e come da questa sovrapposizione quantistica?
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