Le voci critiche in Russia contro l’operato di Vladimir Putin in Ucraina, e del suo esercito, crescono, e a sorpresa trovano spazio sulla tv di Stato. È il caso della clamorosa presa di posizione espressa su Rossija 1 da Mikhail Khodarenok, ex colonnello russo e oggi analista per il sito Gazeta.ru.
Intervenendo lunedì sera sul più popolare talk show della tv, 60 Minutes, Khodarenok ha speso parole durissime contro l’andamento del conflitto in Ucraina, parlando nella sua previsione di una situazione che “peggiorerà” quando arriveranno le nuove armi promesse dagli Stati Uniti, con l’esercito ucraino che in questo modo potrà “armare un milione di persone“.
L’analista militare ha anche definito false le informazioni diffuse dalla macchina della propaganda del Cremlino sulle truppe ucraine demoralizzate, anzi “molto motivati e pronti a morire per il loro Paese”.
Khodarenok ha aggiunto che Mosca dopo l’invasione dell’Ucraina dello scorso 24 febbraio si trova in “totale isolamento geopolitico” e che un eventuale sostegno di Cina e India, i due giganti che al momento si pongono in una posizione ambigua, “non sarà incondizionato”. “Di fatto, anche se odiamo ammetterlo, tutto il mondo è contro di noi”, ha ammesso l’ex colonnello.
Le accuse di Khodarenok, così dure e realistiche, sono ovviamente rarissime sui media russi, pesantemente controllati dal Cremlino che da tempo, e in particolare dopo lo scoppiare del conflitto in Ucraina, ha messo la ‘mordacchia’ all’informazione. Dunque com’è possibile che una voce’ libera’ come quella dell’ex colonnello sia stata invitata nel più importante talk della tv di Stato? Una delle ipotesi che circolano tra gli analisti è che sia un primo tentativo di approccio da parte di Mosca nel preparare la popolazione a nuove e ben più pesanti notizie negative dal fronte ucraino.
Le parole di Khodarenok in realtà non sorprendono: già nei giorni scorsi aveva spiegato in una intervista televisiva che l’esercito russo non sarebbe pronto per un conflitto contro l’Occidente, mentre in precedenza aveva anche sottolineato che l’Ucraina non si sarebbe arresa facilmente, previsione che poi si è realizzata sul campo.
Assieme a quelle di Khodarenok vanno però registrate anche alcune voci ‘fuori dal coro’ della propaganda russa. È il caso di Igor Girkin, ex comandante delle forze filorusse nel Donbass, che in un video diffuso su Telegram si era scagliato lo scorso 13 maggio contro il ministro della Difesa Shoigu, accusandolo “come minimo di negligenza criminale”.