Kitesurfer risucchiato da un elicottero militare a Ladispoli: risarcimento da 243 mila euro. “Dolori allucinanti, sono preoccupato” catapultato sulla spiaggia da dieci metri

Risarcimento al kitesurfer Alessandro Ognibene, il tribunale ha condannato il ministero della Difesa per l’incidente avvenuto sulla spiaggia di Ladispoli durante l’esercitazione di un elicottero militare.

Risucchiato dall’elicottero mentre faceva kitesurf

“Quando mi ha aspirato l’elicottero sono svenuto e mi sono trovato in un posto che non è qua…”, aveva raccontato l’odontotecnico di Roma oggi 54enne, a distanza di quattro anni dal terribile e assurdo incidente di cui era stato vittima.L’uomo era stato catapultato sulla spiaggia di Torre Flavia da un’altezza di circa dieci metri.

“Ricordo che ho ripreso conoscenza quando ero già a terra – aveva detto – e mi usciva sangue dalla bocca. Volevo alzarmi. Una guardia giurata mi ha detto che ci ho provato due volte, ma ho capito che non potevo muovermi. Un’esperienza molto, molto brutta”.

La difesa sosteneva la tesi del “colpo di vento”

Finora la difesa aveva sempre negato l’impatto con il velivolo puntando più sul “colpo di vento” che sul risucchio che ha sbalzato il kitesurfer per parecchi metri.

Il ricordo va sempre all’incidente. “Quando l’elicottero mi è venuto davanti – ricorda – e poi ha virato ho sentito un grande fischio, una pressione alle orecchie, e sono partito a razzo. Poi sono svenuto”. Ora però è anche il momento di guardare avanti: “So che ricammino e che ce l’ho fatta. Sono pieno di dolori e fastidi, ma ci convivo”.

Risarcimento da 243mila euro per i traumi riportati

La sentenza è stata emessa al termine del processo civile dal giudice Adolfo Ceccarini dopo le indagini della Capitaneria di porto. Al 54enne è stato riconosciuto un indennizzo di oltre 243 mila euro più gli interessi maturati e le spese al suo legale, Giuseppe Maccarone.

Dolori lancinanti in tutto il corpo

” A distanza di anni convivo con dolori allucinanti. Di notte ho ancora gli incubi, ho difficoltà fisiche, a volte mi sembra di aver infilato un coltello nel bacino. L’altro giorno non riuscivo a scendere dal letto e sono preoccupato per la mia vecchiaia. Però almeno è arrivata questa soddisfazione dal tribunale, un piccolo passo verso l’iter penale”. Queste le parole di Ognibene dopo la lettura della sentenza.