Social spin
Pochi iscritti e tanti dubbi
La diffidenza dei politici verso i canali whatsApp
Fatta eccezione per i principali leader politici che appena possibile hanno immediatamente aperto un canale WhatsApp, la nuova funzionalità sembra non abbia ancora sedotto la platea politici. C’è ancora una diffidenza generalizzata, in parte legata alla necessità di comprenderne la reale portata e altra parte perché probabilmente non sono ancora del tutto chiari i vantaggi per la comunicazione del politico.
Intanto, in attesa che questo muro di scetticismo possa crollare, come del resto ne sono crollati tanti in questi anni ogni qualvolta c’è stata una innovazione digitale, c’è da aggiornare la classifica degli iscritti per i leader: il canale di Giorgia Meloni si avvia a tagliare il traguardo dei 90 mila, quello del presidente del MoVimento 5 Stelle Giuseppe Conte veleggia verso i 28 mila iscritti, mentre Matteo Renzi è a un passo dal sorpasso ai danni del segretario leghista Matteo Salvini. Infatti, il leader di Italia Viva è a quota 7.750 mentre l’altro Matteo di iscritti al canale ne conta 7.930.
Molto più indietro rispetto a questa pattuglia si piazza invece il fondatore di Azione Carlo Calenda, il cui canale ha fino a oggi una platea di 2.875 iscritti. Mentre, Elly Schlein e Antonio Tajani, almeno per il momento, non hanno attivato un proprio canale. Per la verità, per quanto concerne i dem, si è preferito virare direttamente sulla collegialità aprendo un canale come Partito Democratico che conta fino a oggi poco più di 6 mila iscritti, una scelta dettata anche dalla presenza nella sua classe dirigente di un diffuso retroterra culturale che ad esempio in passato avevo spinto Enrico Letta in piena campagna elettorale ad aprire un account TikTok non a suo nome ma intestandolo direttamente al partito. Tra i partiti politici, invece, accanto al PD, hanno scelto di sperimentare l’aggiornamento rilasciato da WhatsApp, anche Fratelli d’Italia, con 2.106 iscritti e Azione con 1.290.
Nella squadra di ministri invece, è possibile rintracciare solo il canale del ministro degli Affari regionali e autonomie, il leghista Roberto Calderoli con un canale attivo seguito da poco meno di 800 iscritti. Mentre, tra i ministeri si segnala il canale del dicastero dell’Ambiente e della sicurezza energetica che vanta oggi 47.480 iscritti.
Tra i sindaci delle principali città metropolitane italiane e i presidenti di regione invece non c’è ancora nessuno canale attivato. Uniche eccezioni, di natura istituzionale, riguardano il comune di Roma che ne ha aperto uno – Roma Capitale con 195 mila iscritti – e la Regione Veneto con 165 mila.
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