Scivolone della sindaca di Roma che con un tweet equivoco attribuisce una mano fascista alle bombe piovute sulla Capitale il 19 luglio del 1943 nel quartiere di San Lorenzo. Il primo bombardamento che Roma subì durante la seconda guerra mondiale, una pagina tragica per la storia di Roma che Virginia Raggi ha celebrato con una cerimonia per il 78° anniversario delle incursioni aeree. La Raggi non è nuova alle inesattezze nelle sue uscite tanto è che nel corso del suo mandato è diventata rinomata tra i romani (e non) che l’hanno incoronata regina delle gaffes. È difficile tenere il conto di tutte quelle che ha fatto, tra visionarie cupole al Colosseo per il 78esimo open di Golf d’Italia, e il compositore Ennio Morricone che diventa addirittura “Morirono” (sempre colpa del povero t9). Stavolta la recidiva Sindaca sceglie come terreno di battaglia la storia, più precisamente quella del Novecento della sua città. E un evento in particolare, il bombardamento di San Lorenzo.

IL TWEET INCRIMINATO – Per ricordarlo Raggi ha pubblicato un tweet con tanto di foto della celebrazione, sul suo profilo ufficiale. A qualche utente disattento, o a qualcuno con poca dimestichezza, potrebbe quasi sembrare che a bombardare la città siano stati i fascisti, infatti sono diversi i commenti al post che si congratulano con la sindaca. E invece fu l’aviazione anglo-americana che risaliva la Penisola verso nord, a bersagliare Roma. Partiti alle 11 le Fortezze volanti insieme ai Liberator scortati da 268 caccia sganciavano 4mila bombe in poco più di 2 ore uccidendo oltre 1.700 persone solo a San Lorenzo. Virginia Raggi sul bombardamento di Roma era già inciampata poche settimane fa, ad inizio giugno, quando twittò: “Oggi, in occasione del 77esimo anniversario della Liberazione di Roma, ho incontrato a Porta San Paolo il partigiano Mario Di Maio, testimone del bombardamento di San Lorenzo avvenuto il 19 maggio del 1943”. Peccato che, appunto, quel tragico evento avvenne il 19 luglio, non maggio. Tra il nome di Carlo Azeglio Ciampi che diventa “Azelio” sulla targa, scaricando la responsabilità sul marmista di Velletri e il video promo con la francese arena di Nimes al posto del Colosseo Virginia raggi prova a riscrivere la storia della sua città.

LE CRITICHE NEI COMMENTI – I followers ovviamente non si sono lasciati sfuggire l’occasione di criticare il tweet che recita: “Roma è e sarà sempre antifascista. Ho deposto una corona per commemorare il 78° anniversario del bombardamento che nel 1943 colpì San Lorenzo e altri quartieri della città. Un evento drammatico che non dobbiamo dimenticare perché senza memoria non c’è futuro”. Gli utenti non hanno mancato di far notare però che l’incursione fu opera di bombardieri statunitensi delle forze aeree alleate del Mediterraneo. “L’ennesima occasione svanita per tacere!”, oppure “Cosa c’entra il bombardamento di S.Lorenzo del 1943 con l’antifascismo? Basta con lo stravolgimento della realtà storica“, e ancora “Se non ci fosse stato il nazi-fascismo quel bombardamento si sarebbe evitato. Il suo obiettivo fu lo sfiancamento di quel regime. La guerra è guerra e la Storia non si legge ma si studia“.

I DIFENSORI DELLA SINDACA – Nel dibattito sul significato delle parole di Virginia Raggi non manca, tra quanti le contestano una scarsa conoscenza della Storia, chi prova a difenderla dando un’interpretazione più ampia: “Bombardarono per liberarci dal regime fascista, fecero danni si ma a fin di bene”. Una linea difensiva che comunque agli occhi di qualche utente non scagiona la sindaca “Giustissimo, ma il tweet lo trovo poco chiaro”.

Riccardo Annibali

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