La ‘guerra’ tra topi e Coronavirus: convertiti al cannibalismo per sopravvivere

I topi si stanno ‘convertendo’ al cannibalismo per sopravvivere all’emergenza Coronavirus. È quanto sottolineato da diversi esperti americani, come Bobby Corrigan e Michael H. Parsons, ai media statunitensi. Uno scenario che potrebbe avere conseguenze non indifferenti anche per l’uomo.

“Un ristorante all’improvviso chiude , cosa che è successa a migliaia non solo a New York ma da costa a costa degli Stati Uniti e in tutto il mondo – spiega il rodentologo Corrigan alla Nbc News – e quei ratti che vivevano vicino a quel ristorante e che per decenni dipendevano da quel locale, beh, ora ‘la vita’ non lavora più per loro e hanno solo un paio di scelte”. È probabile, secondo Corrigan, che i topi si rivolgano al “cannibalismo e all’infanticidio” per sopravvivere.

Uno scenario condiviso da Michael H. Parsons, uno studioso di scienze biologiche della Fordham University, che ad ‘Insider’ rivela come il “best case scenario” è che i topi riducano la loro popolazione e limiteranno la loro riproduzione. Ma il rischio è anche quello di andare incontro nel lungo termine ad una nuova e più forte razza di ratti. “I ratti si rivoltano l’uno contro l’altro, si stanno letteralmente uccidendo l’un l’altro”, spiega Parsons. Il problema per lo studioso è che “non appena troveranno nuovo cibo, cosa che indiscutibilmente faranno, invece di avere topi di ‘basso livello’ che cercano di entrare nelle nostro residenze, ne avremo di più intelligenti, più resistenti”.

Lo studioso della Fordham University rivela quindi che i “sopravvissuti” di questa migrazione si assumeranno più rischi, saranno più aggressivi. “Potremmo avere a disposizione  ratti più resistenti in una seconda ondata di pandemia. Saranno più pronti di noi?”, si chiede Parsons.

Per quanto riguarda i casi di ratti che hanno contratto il Covid-19, attualmente non sono segnalati situazione simili. I roditori però possono diffondere altre malattie, tra cui infezioni batteriche e parassitarie, come l’Hantavirus, sia tra gli uomini che negli altri animali.