La lettera di addio di Prandelli: “Mi è cresciuta un’ombra dentro, il calcio non fa più per me”

Foto Alfredo Falcone - LaPresse06/01/2021 Roma ( Italia)Sport CalcioLazio - FiorentinaCampionato di Calcio Serie A Tim 2020 2021 - Stadio Olimpico di RomaNella foto:cesare prandelliPhoto Alfredo Falcone - LaPresse06/01/2021 Roma (Italy)Sport SoccerLazio - FiorentinaItalian Football Championship League A Tim 2020 2021 - Olimpico Stadium of RomaIn the pic:cesare prandelli

Cesare Prandelli si dimette da allenatore della Fiorentina e lo fa con una lettera pubblicata sul sito ufficiale della società viola. La decisione dettata da un malessere, “è cresciuta dentro di me un’ombra”, e da un allontanamento dalle dinamiche del mondo del calcio. L’ex allenatore della Nazionale mette in conto che questa appena chiusa potrebbe essere la sua ultima esperienza da ct. Prandelli ringrazia la città, la dirigenza e la società di Rocco Commisso, che lo aveva chiamato dopo dieci anni dalla prima esperienza ad allenare la Fiorentina, lo scorso novembre.

Il testo della lettera:

“Firenze, 23 marzo 2021. È la seconda volta che lascio la Fiorentina. La prima per volere di altri, oggi per una mia decisione. Nella vita di ciascuno, oltre che alle cose belle, si accumulano scorie, veleni che talvolta ti presentano il conto tutto assieme. In questo momento della mia vita mi trovo in un assurdo disagio che non mi permette di essere ciò che sono. Ho intrapreso questa nuova esperienza con gioia e amore, trascinato anche dall’entusiasmo della nuova proprietà. Ed è probabilmente il troppo amore per la città, per il ricordo dei bei momenti di sport che ci ho vissuto che sono stato cieco davanti ai primi segnali che qualcosa non andava, qualcosa non era esattamente al suo posto dentro di me.

La mia decisione è dettata dalla responsabilità enorme che prima di tutto ho per i calciatori e per la società, ma non ultimo per il rispetto che devo ai tifosi della Fiorentina. Chi va in campo a questo livello, ha senza dubbio un talento specifico, chi ha talento è sensibile e mai vorrei che il mio disagio fosse percepito e condizionasse le prestazioni della squadra.

In questi mesi è cresciuta dentro di me un’ombra che ha cambiato anche il mio modo di vedere le cose. Sono venuto qui per dare il 100%, ma appena ho avuto la sensazione che questo non fosse più possibile, per il bene di tutti ho deciso questo mio passo indietro. Ringrazio Rocco Commisso e tutta la sua meravigliosa famiglia, Joe Barone e Daniele Pradè, sempre vicini a me e alla squadra, ma soprattutto ringrazio Firenze che so che sarà capace di capire.

Sono consapevole che la mia carriera di allenatore possa finire qui, ma non ho rimpianti e non voglio averne. Probabilmente questo mondo di cui ho fatto parte per tutta la mia vita, non fa più per me e non mi ci riconosco più. Sicuramente sarò cambiato io e il mondo va più veloce di quanto pensassi. Per questo credo che adesso sia arrivato il momento di non farmi più trascinare da questa velocità e di fermarmi per ritrovare chi veramente sono.

Cesare Prandelli

 

Prandelli, nato a Orzinuovi, nel bresciano, è cresciuto calcisticamente nella Cremonese. Centrocampista, ha giocato nella Cremonese, nell’Atalanta e nella Juventus. Da allenatore ha guidato l’Atalanta, il Lecce, il Verona, il Venezia, il Parma, la Roma, la Fiorentina, la Nazionale Italiana, il Galatasaray, il Valencia, l’Al-Nasr, il Genoa e quindi di nuovo la Fiorentina.

Con la Nazionale raggiunse la finale degli Europei del 2012 perdendo contro la Spagna 4 a 0. Fallimentare invece la spedizione in Brasile per i Mondiali del 2014, ai quali gli azzurri non superarono il girone. Nell’agosto 2004 Prandelli lasciò la Roma, senza mai di fatto allenarla, per prendersi cura della moglie Manuela, colpita da una grave malattia. La donna sarebbe scomparsa ne 2007.