I funerali dell'imprenditore folgorato da un fulmine
La lettera di Diletta Balocco al padre Alberto: “Fortuna averti avuto, sarai sempre il nostro motore”

Si sono svolti ieri a Fossano i funerali dell’imprenditore Alberto Balocco, il presidente dell’omonima azienda dolciaria della provincia di Cuneo morto venerdì scorso durante un’escursione in mountain bike con un amico a Pragelato. Alla cerimonia migliaia di persone, compresi politici, imprenditori, ex calciatori, comuni cittadini, operai e dipendenti dell’azienda. Tutti assiepati nei pressi della cattedrale, una folla che si è aperta al passaggio del feretro e della famiglia nel corteo funebre. La messa è stata officiata da monsignor Piero Delbosco, vescovo di Cuneo e Fossano.
Balocco con l’amico Davide Vigo era in cima al colle dell’Assietta, lo scorso venerdì, quando i due sono stati sorpresi da un violento temporale. Stavano tornando indietro quando poco dopo le 13:00 un fulmine ha colpito in pieno i due amici, che sono morti sul colpo, i corpi folgorati. Niente da fare per loro nonostante i soccorsi. Balocco aveva 56 anni, Vigo 55. Solo a inizio luglio la famiglia dell’imprenditore aveva pianto la morte di Aldo Balocco, padre di Alberto, 91 anni, presidente onorario dell’azienda e inventore del mandorlato che aveva reso la società un colosso nel settore dolciario.
La moglie dell’imprenditore Susy Pinto in testa al corteo, al fianco dei figli Diletta, Matteo e Gabriele. Il momento più toccante della cerimonia quando ha preso la parola Diletta, la figlia maggiore dell’imprenditore, nell’elogio funebre. “Fortuna. Sembra assurdo utilizzare questa parola in un momento come questo, ma è proprio così. Abbiamo avuto la fortuna di essere parte della tua vita. Sei stato un padre, un marito e un imprenditore meraviglioso. Il migliore in ognuno di questi ruoli. Ci hai insegnato a stringere i denti e a non mollare mai, proprio come facevi tu. Abbiamo avuto fortuna, perché ci hai amato con tutto il tuo essere e ogni tuo gesto era pieno d’amore. Ci hai insegnato a vivere. Sei stato e continuerai a essere il nostro motore. Come quando ci raccontavi per l’ennesima volte una delle tue storie, che ormai conoscevamo a memoria. Ci hai dato il tuo buon esempio, ci hai insegnato a uscire dalla nostra ‘comfort zone’, come la chiamavi tu. Noi lo seguiremo e a ogni passo penseremo ‘papà avrebbe fatto così’. Ci hai dato tutto, sei il nostro orgoglio e un punto di riferimento. Ti amiamo”.
Un amico d’infanzia dell’imprenditore, Fulvio, ha ricordato un’amicizia lunga 50 anni. “Hai girato il mondo, ma la tua casa restava sempre Fossano. Perché noi, se non ci svegliamo guardando il Monviso, non siamo contenti. Al massimo Sauze, o Alassio. Oppure Napoli, dove sei riuscito a far innamorare la tua amata Susy. Tu e Davide avete scritto una storia bellissima, fatta di feste, avventure, complicità e musica. Eravate i più veloci di tutti, ma non lo siete stati abbastanza per scansare il fulmine che vi ha portato via. Adesso vi immaginiamo insieme, allegri e sorridenti. Pronti a combinarne ancora un’altra”.
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