Caro Aldo Cazzullo,  sul Corriere della sera del 23 novembre Lei, in risposta ad un lettore, ha consigliato alla Rai di trasmettere il film di Giordana Romanzo di una strage in occasione dell’imminente cinquantesimo anniversario dell’attentato di Piazza Fontana.  Non ho nulla di personale contro Giordana, anzi, ma essendo io un esperto degli “anni di piombo”, sento l’obbligo di puntualizzare che purtroppo quel suo film è gravemente fuorviante sotto il profilo storico e di ricordare che, quando uscì, fu oggetto di forti polemiche e di fondate critiche appunto per questo. Resto a disposizione per argomentare e documentare le mie affermazioni, cosa che non posso fare nello spazio della presente rubrica.
Lettera inviata il 25 novembre alla rubrica  “Lo dico al Corriere”.

Da allora sono uscite parecchie lettere, sul Corriere della sera, relative a Piazza Fontana, qualcuna con esplicita richiesta di far trasmettere il film. Della mia, nessuna traccia. Domenica 8 dicembre è stata pubblicata quella dell’AD della RAI, Salini, il quale ha promesso di accogliere l’appello di Giordana e altri. A questo punto la decisione è presa, ma secondo me la questione resta aperta circa le modalità e il contesto delle trasmissioni. A mio avviso la Rai, come minimo, dovrebbe comunicare prima e dopo la messa in onda che ogni riferimento alla realtà è puramente casuale, ovvero fare scorrere sottotitoli in questo senso. Meglio ancora se invitasse a commentare e/o a dibattere uno o più storici. Non parlo per me, andrebbero benissimo personaggi come Mieli, Sabbatucci, Oliva, Panvini o altri ancora.

Redazione

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