Tra sport e politica
La maledizione della porta perduta, dentro e fuori dal campo
A poco più di 48 ore dall’esordio a Verona, il calciomercato tiene banco in casa Napoli. Nessuno dei grandi acquisti ipotizzati nelle ultime settimane si è ancora concretizzato; nel frattempo il Napoli ha ceduto anche il centravanti di scorta Andrea Petagna al Monza, mentre si fa sempre più concreto il rischio di perdere pure lo spagnolo Fabian Ruiz, promesso sposo al PSG, dopo i dolorosi addii di giugno. Per il nuovo sostituto di Osimhen sembra ormai cosa fatta l’arrivo del figlio d’arte Giovanni Simeone, salvo clamorose sorprese, ma nonostante i tanti proclami la squadra manca ancora del portiere titolare e del sostituto di Mertens, oltre che naturalmente di un nuovo centrocampista che non faccia rimpiangere Ruiz.
In porta, per la verità, un volto nuovo c’è già, quello di Salvatore Sirigu che ha firmato un contratto di un anno, con opzione per il secondo e un’inedita clausola rescissoria in favore del club; ma lo stagionatissimo ex portiere di Psg, Genoa e Torino pare essere destinato solo al ruolo di secondo nell’attesa di quel portiere “forte, forte, forte” tanto evocato e che però ancora non appare all’orizzonte. Intanto, a Napoli resta Alex Meret, per l’ennesima volta portiere titolare solo della pre-season, che l’allenatore Luciano Spalletti ha chiaramente fatto intendere di non gradire più di tanto nel ruolo. Possibile che a Verona sia proprio Sirigu a fare il suo esordio in maglia azzurra, in attesa di tempi migliori.
Aurelio De Laurentiis aveva garantito di voler “fare di tutto per lo scudetto”, e il figlio Edo ha ribadito in settimana la volontà di acquistare calciatori forti per aprire un nuovo ciclo dopo l’addio di quelli che avevano segnato gli ultimi dieci anni di storia del club. “Stiamo parlando con Chelsea, Liverpool, Barcellona e Real Madrid”, così il vice-presidente azzurro; sarà, ma nel frattempo con club di prima fascia si è discusso solo di cessioni (ieri Koulibaly, domani Ruiz) mentre i nuovi acquisti sono arrivati da club decisamente minori, come Dinamo Batumi o Fenerbache. Come sempre, ampia sembra la distanza che separa gli annunci dei De Laurentiis dalla realtà dei fatti. Se la porta del Napoli è ancora sguarnita, il sindaco Gaetano Manfredi non se la passa meglio con “Porta Est”, il grande progetto di riqualificazione dei suoli di RFI nell’area orientale.
Al centro delle polemiche tra Comune e Regione, sponsor istituzionale dell’iniziativa, la costruzione di una nuova torre destinata a ospitare tutti gli uffici regionali in città. Il nuovo “Pirellone” di Gianturco non piace per niente al sindaco e alla nuova vice sindaca Laura Lieto, che preferirebbero puntare sul rilancio del Centro Direzionale e sul recupero delle volumetrie esistenti. Dibattito in corso e conferenza di servizi già rinviata più volte, sperando che il tutto non finisca in un buco nell’acqua del Sebeto, come tanti altri progetti promossi negli anni a Napoli Est.
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