Si va velocemente alla vigilia di Ferragosto alla formazione delle liste e degli schieramenti che si affronteranno nella campagna elettorale fino al voto del 25 settembre. Un tema finora non è stato ancora affrontato o meglio è rimasto dietro le quinte volutamente: il tema della giustizia.

Ci sono stati episodi anche gravi su questioni di giustizia che riguardano le carceri. Ma i partiti tutti sostanzialmente hanno taciuto. Non potrebbero rispondere a questa domanda di giustizia perché si sono resi conto che l’elettorato italiano è profondamente giustizialista. È poco garantista. Prende più voti chi minaccia con più carcere, repressione e tutte queste cose che spesso avvengono sommariamente, che i politici assecondano ma non dirigono perché nelle mani di una magistratura che ha dato una pessima prova di sé.

Fino a dopo le elezioni non se ne parlerà. Allora aspettiamo il dopo e presentiamo il conto a una classe politica vecchia o nuova che ha questo in comune: in questi ultimi 25 anni si è tenuta ben lontana dalle questioni della giustizia.

Paolo Liguori

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