La statua di Diego Armando Maradona, che nel novembre del 2021 venne esposta appena poche ore all’esterno dello stadio dedicato a lui (giusto il tempo per l’inaugurazione-farsa) e po i ritirata in attesa delle autorizzazioni, verrà restituita all’artista Domenico Sepe. A comunicarlo è il Comune di Napoli. Il motivo? Costerebbe troppo, questa la motivazione di palazzo San Giacomo, mentre la magistratura pare abbia avviato un’inchiesta per vederci chiaro e il piccolo comune di Casalnuovo si fa avanti per comprarla.

Ma andiamo per ordine. A riportare la vicenda e il quotidiano Il Mattino. “L’opera offerta in donazione – si legge nella delibera del 16 febbraio del Comune di Napoli- anche a fronte del suo non modico valore, può esporre l’Amministrazione comunale ad azione di riduzione e ad obbligo alimentare neppure quantificato”. Non solo “l’installazione dell’opera presso lo stadio Maradona pare in grado di restituire al donante una utilità non irrilevante in termini di prestigio e di visibilità; siffatta utilità, oltre a stridere con la tipica gratuità della donazione, può risultare appetibile e contendibile da parte di altri artisti e di conseguenza impone il rispetto del principio di imparzialità e il ricorso a procedure di evidenza pubblica”.

Da parte di Sepe viene espressa “profonda amarezza per questa situazione“. “Mi sento offeso – spiega al Mattino – per la parte in cui si suppone che io possa ricevere fama dall’opera, come se fossi l’ultimo arrivato…“. E torniamo alle motivazioni del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. “Gli uffici comunali hanno rappresentato all’attuale amministrazione la necessità giuridico-amministrativa di procedere ad un atto specifico, come un’apposita delibera di Giunta, per assumere determinazioni definitive in merito alla donazione accettata dalla precedente amministrazione tenendo conto di alcune circostanze sopravvenute, in particolare degli esiti di alcune indagini penali svolte dalla magistratura inquirente napoletana, e di approfondimenti istruttori relativi al valore del bene oggetto della donazione”.

Non è noto quali siano le indagini in corso. Non ne sa nulla l’artista che ha realizzato la statua. “Questa mi giunge nuova – ha spiegato Sepe – se ci fossero indagini ne sarei a conoscenza, mi avrebbero convocato, ascoltato. Non è accaduto nulla di tutto questo. Se sono riscontrate mancanze, certamente non riguardano me né la mia opera”. E mentre il destino della statua è tutto da decidere, c’è già chi è disposto ad acquistarla. “Se Napoli non la vuole, noi la compriamo. Casalnuovo è disposta ad acquistare la statua di Maradona e a posizionarla in città”. Lo afferma il sindaco Massimo Pelliccia, sottolineando di essere “esterrefatto” per la restituzione della statua bronzea all’artista Domenico Sepe da parte del Comune di Napoli.

“Ho letto la vicenda – spiega – e la cosa mi ha lasciato esterrefatto. Ho subito chiamato Sepe, che conosco personalmente, e gli ho proposto l’acquisto della statua da parte del nostro Comune. Naturalmente attendiamo gli esiti della vicenda con il Comune di Napoli per definire un accordo vero e proprio”. Pelliccia afferma che Maradona ha avuto un “legame particolare con Casalnuovo”. “Veniva spesso insieme all’altro calciatore del Napoli, Pietro Puzone, che qui aveva dei parenti – aggiunge – e la ‘storia’ racconta che una notte si mise a palleggiare per le strade di Casalnuovo. Ha inaugurato diversi circoli sportivi, e lui stesso aveva delle amiche che abitavano nella nostra città. Insomma, con Maradona abbiamo un legame e mi piacerebbe poter acquistare la sua statua. Abbiamo un parco intitolato a Pino Daniele, la prima statua di Totò, vogliamo anche quella di Maradona”.

Una vicenda che arriva proprio nel momento in cui gli azzurri stanno facendo sognare la città e non solo. “La vicenda della restituzione della statua di Maradona espone l’amministrazione e in particolare il sindaco Manfredi a strumentalizzazioni. Ritengo che sia necessario prestare più attenzione per evitare situazioni spiacevoli” ha commentato Nino Simeone, presidente della commissione consiliare Infrastrutture. “La scelta dell’amministrazione è sicuramente ponderata e capisco – aggiunge Simeone – che ci possa essere una valutazione d’opportunità ed eventualmente di aprire una manifestazione d’interesse per la realizzazione di una statua di Maradona, da posizionare all’interno o all’esterno dello stadio, in virtù del regolamento approvato dal Consiglio comunale proprio sulle donazioni ed anche in considerazione del fatto che Maradona rappresenta un simbolo della città ed è sempre più un brand internazionale”. Una vicenda che inoltre arriva, evidenzia il consigliere comunale, “in un momento in cui la città e la squadra sono sotto gli occhi di tutti per i risultati sportivi che sta conseguendo il Napoli”. Insomma, statua sì o statua no? Questo è il dilemma…

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Giornalista napoletana, classe 1992. Vive tra Napoli e Roma, si occupa di politica e giustizia con lo sguardo di chi crede che il garantismo sia il principio principe.