“Un’emozione unica“. Questo il commento di Tania Esposito, la mamma della piccola Noemi che oggi, lunedì 7 giugno, ha incontrato Papa Francesco in Vaticano. La bimba ferita per errore a tre anni in un agguato di camorra avvenuto il 3 maggio 2019 in piazza Nazionale a Napoli è stata accompagnata dall’arcivescovo di Napoli don Mimmo Battaglia.

“Promessa mantenuta, grazie a don Mimmo per aver realizzato il sogno di incontrare Papa Francesco e ricevere la benedizione per la nostra piccola Noemi” ha dichiarato la madre. Il primo incontro tra il neo arcivescovo di Napoli e la bambina era avvenuto lo scorso 7 maggio, con una visita a sorpresa di don Mimmo a casa della famiglia. Una settimana dopo, il 15 maggio, in piazza Nazionale è stato inaugurato un murales che la ritrae.

L’opera è stata realizzata dagli artisti Giulia Salamone Noeyes e Vittorio Valiante e firmata dalla stessa Noemi. L’iniziativa è stata voluta fortemente da Fabio e Tania, i genitori di Noemi, con la collaborazione della fondazione Polis, del Comune di Napoli e della IV municipalità.

“E’ un grande riscatto per la mia famiglia perché nonostante Noemi riporta ancora i danni della sparatoria siamo qui insieme a lei per poterlo raccontare” ha sottolineato quel giorno mamma Tania. “Quel giorno venni qui con Noemi e Greta, la sorellina, per portarle a giocare su queste giostrine. Ma qui non ci siamo mai arrivati perché Noemi si è ritrovata in una sala rianimazione a lottare tra la vita e la morte perché la camorra è venuta in pieno giorno a sparare, colpendola e lasciandola a terra come se nulla fosse. Una crudeltà di cui non ci possiamo dimenticare, ricevuta da una bambina che aveva solo 4 anni. Se fosse successo a un figlio di un camorrista come sarebbe andata? Sicuramente si sarebbero vendicati perché la camorra vive di odio, di violenza, di vendetta. Noi chiediamo giustizia e mai vendetta e stiamo cercando nel nostro piccolo di dare un buon esempio alla nostra città. Siamo qui oggi per gridare in modo pacifico che questa piazza è nostra, che Napoli è nostra, è dei bambini, è di Noemi, e nessuno, tantomeno la camorra, può permettersi di toglierci questo diritto”.

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Napoletano doc (ma con origini australiane e sannnite), sono un aspirante giornalista: mi occupo principalmente di cronaca, sport e salute.