Robert Kiyosaki ha predetto anche il crack di Credit Suisse oltre a quello di Lehman Brothers nel 2008. E già si parla di profezia, di una specie di guru, di oracolo delle debacle finanziarie. Quando Kiyosaki lunedì scorso era stato interpellato da Fox News sul fallimento della Svb Bank, aveva predetto senza giri di parole che la successiva sarebbe stata Credit Suisse. “È la mia previsione, perché il mercato obbligazionario sta andando a picco”. E infatti così è andata. Secondo molti osservatori le debolezze e le crisi che hanno scosso in questi giorni il mondo finanziario, possono essere conseguenza dell’aumento dei tassi di interesse, per combattere l’inflazione, sia da parte della banca centrale statunitesne, la Federal Reserve, che dalla Banca Centrale Europea.

Le indiscrezioni sulle presunte debolezze nei conti della banca Credit Suisse hanno portato a crolli generalizzati, con perdite tra il 2 e il 5 per cento, negli indici generali sui mercati finanziari europei. La tendenza era cominciata nei giorni scorsi dopo il fallimento della Silicon Valley Bank, il più clamoroso e grande dopo quelli che avevano innescato la crisi finanziaria del 2008. I titoli Credit Suisse andavano male da giorni, spinti al ribasso dalle indiscrezioni che hanno però trovato conferma nel fatto che mercoledì il presidente della banca saudita Saudi National Bank, prima azionista di CS, aveva dichiarato di non essere disposto a fornire liquidità alla banca.

La banca nel suo rapporto annuale aveva parlato di “debolezze materiali” di una perdita di otto miliardi di dollari nel 2022. Soltanto lo scorso ottobre la banca aveva annunciato un grande piano di ristrutturazione. La banca centrale svizzera, tramite un comunicato diffuso ieri sera, ha fatto sapere di essere pronta, “se necessario”, a fornire supporto finanziario a Credit Suisse. Il titolo di Credit Suisse è sceso fino al 30 per cento in un solo giorno. La notizia del prestito da 54 miliardi di dollari che potrebbe prendere Credit Suisse dalla banca centrale svizzera ha generato un “rimbalzo” del 20 per cento.

La Banca Centrale Europea nel frattempo ha cominciato a chiedere alle banche europee il loro grado di esposizione verso la banca svizzera per valutare un eventuale rischio contagio. Kiyosaki ha comunque escluso un disastro come quello del 2008 ma predetto che i fallimenti di queste banche provocheranno una grave stretta creditizia che renderà molto difficile, sia per imprese che per le persone, avere soldi in prestito. “Comprate più oro, argento e bitcoin. Crollo in vista”, aveva scritto il guru della finanza in un tweet lunedì scorso.

Robert Toru Kiyosaki è nato nel 1947 alle Hawaii. È un imprenditore e scrittore. Il suo libro Rich Dad, Poor Dad è un bestseller internazionale. Ha inventato anche un gioco da tavolo educativo per insegnare strategie di investimento, “Cashflow 101”. Ha scritto in tutto 26 libri tra cui uno a quattro mani con l’ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Perché vogliamo che tu sia ricco.

 

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.