Centonove passeggini vuoti, come i bambini uccisi dalle bombe russe dall’inizio del conflitto in Ucraina secondo le stime della Procura generale.

Nella piazza del mercato di Leopoli, piazza Rynok, è stata questa la protesta della popolazione locale per denunciare l’orrore della guerra e del conflitto scatenato da tre settimane dall’esercito russo. I passeggini, ovviamente vuoti, sono stati disposti uno accanto all’altra su sei file.

La foto scattata dall’alto, dei passeggini è stata poi pubblicata su Twitter dal ministero degli Esteri ucraino, con la didascalia. “Questo è il numero di bambini ucraini uccisi senza pietà dalle truppe russe dall’inizio della guerra”.

Una protesta innanzitutto mediatica: i passeggini sono stati infatti distribuiti di fronte al media center che accoglie giornalisti da tutto il mondo. I cittadini hanno inoltre piantato tre cartelli che raccontano la tragedia della popolazione ucraina e ricordano il bombardamento del teatro di Mariupol.

Leopoli, città chiave per i rifugiati che cercano di scappare dal Paese, è stata colpita anche stanotte dai bombardamenti ordinati dal Cremlino, con almeno tre esplosioni registrate intorno al suo aeroporto.

Il sindaco di Leopoli, Andriy Sadovyi, in un punto stampa sui bombardamenti avvenuti questa mattina che hanno colpito una fabbrica per la riparazione degli aerei, ha sottolineato che “siamo anche noi sotto attacco, ma siamo preparati, abbiamo un sistema di risposta rapido e una contraerea”.

Quanto all’obiettivo colpito dall’aviazione di Mosca, “l’attività ferma dall’inizio della guerra. Mi chiedete perché allora la Russia l’ha colpita? E allora perché ha colpito il teatro di Mariupol, perché colpisce i civili? Perché è come Hitler“, ha proseguito Sadovyi facendo appello affinché l’Occidente fornisca l’Ucraina di “un sistema di abbattimento dei missili come quella israeliano“.

(in aggiornamento)

Redazione

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