La decisione
La pugile italiana Carini abbandona dopo pochi secondi la gara contro l’algerina intersex Khelif, la polemica: “Non è giusto”
La pugile italiana Angela Carini ha abbandonato dopo pochi secondi il match contro Imane Khelif, la pugile algerina intersex, definita erroneamente trans da molti. Una scelta, quella della 25enne italiana, presa come sembra per polemica in merito alla controversia sull’accettazione di atlete con alti livelli di testosterone da parte del Comitato olimpico internazionale. “Non è giusto, non è giusto”, ha detto Carini dopo aver abbandonato il match contro Khelif alle olimpiadi di Parigi. A seguito, è scoppiata in lacrime.
La pugile italiana Carini abbandona dopo pochi secondi la gara contro l’algerina intersex Khelif
Perplessità su quanto accaduto anche durante il commento tecnico in onda su Rai 2: “È ancora un problema con caschetto… Cosa succede? Sembra più un abbandono contestato. Non si riesce a capire, sembra essere una presa di posizione, di contestazione che onestamente non comprendiamo. Non è una bella figura”, hanno avuto modo di ascoltare i telespettatori. Poco prima il verdetto di abbandono qualche polemica di Angela Carini con il CT della nazionale femminile di Pugilato Emanuele Renzini. Carini avrà modo di spiegare i motivi della sua decisione.
La pugile italiana Carini abbandona dopo pochi secondi la gara: “Non me la sono sentita”
Le prime parole della pugile italiana sono state emblematiche: “Ho preso dei colpi molto forti, non me la sono sentita“. Sul fatto che il match potesse essere irregolare, Carini non si è sbilanciata: “Non sono nessuno per giudicare”. Poi la pugile tricolore spiega la situazione: “Ero salita sul ring per combattere. Non mi sono arresa, ma un pugno mi ha fatto troppo male e dunque ho detto basta”. “Esco a testa alta”, ha aggiunto l’azzurra.
Chi è Imane Khelif, pugile algerina “trans” che combatte contro l’italiana sul ring alle Olimpiadi
Imane Khelif è nata nel 1999 e ha 25 anni a Tiaret, in Algeria. Khelif non è propriamente una donna transgender, bensì una donna con disordini nello sviluppo sessuale e intersex. È stata una delle due atlete escluse dai Mondiali di boxe nel 2023 per non aver superato il ‘gender test’. Troppo alti i livelli di testosterone per la competizione di Nuova Delhi. Ora, invece, insieme alla collega taiwanese Lin Yu-ting compete nei Giochi Olimpici di Parigi 2024. A differenza dei mondiali, infatti, il Comitato olimpico internazionale ha dato il via libera alle due pugili che avevano già partecipato nel 2021 alle Olimpiadi di Tokyo.
Pugile italiana Carini abbandona la gara, Meloni: non era ad armi pari
Dopo pochi minuti dall’abbandono dell’incontro da parte di Carini, sono arrivate le prime dichiarazioni niente di meno che dalla premier Giorgia Meloni: “Il Match non era ad armi pari”. Meloni è arrivata proprio oggi a Casa Italia a Parigi per assistere alla competizione olimpica. “Non sono d’accordo con la scelta del CIO” di far gareggiare l’atleta algerina Imane Khelif al torneo di pugilato delle Olimpiadi di Parigi, perché “è un fatto che con i livelli di testosterone presenti nel sangue dell’atleta algerina la gara in partenza non sembra equa”. “Ringrazio Angela Carini per come si è battuta anche non siamo riusciti a vederla, abbiamo visto solo dei piccoli flash…”, ha detto la presidente del Consiglio. Quando i giornalisti le hanno fatto notare che si è ritirata, Meloni ha proseguito: “Mi dispiace ancora di più, mi ero emozionata ieri quando ha scritto combatterò’ perché in queste cose sicuramente conta anche la dedizione, la testa, il carattere. Però poi conta anche poter competere ad armi pari. E dal mio punto di vista non era una gara pari”.
La Russa invita Carini in Senato: ritiro le fa onore
“Il pianto inconsolabile di Angela ci colpisce ma il suo ritiro le fa onore. L’aspetto in Senato per abbracciarla”, così ha scritto su X il presidente del Senato, Ignazio La Russa, dopo il ritiro della pugile azzurra Angela Carini.
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