“La Rai censura FdI”, Giorgia Meloni si ribella per il salto di rete mentre parlava Ciriani

Con il voto di fiducia di entrambe le Camere partirà ufficialmente il governo Draghi, e insieme a lui anche l’opposizione dell’unico grande partito che ha deciso di stare fuori dalla maggioranza, Fratelli d’Italia. Giorgia Meloni, leader dello schieramento, ha già iniziato la sua battaglia all’esecutivo, sollevando sui social una polemica e gridando alla “censura” per un intervento del suo capogruppo al Senato, Luca Ciriani, “tagliato” dalla Rai proprio mentre l’onorevole stava parlando.

Dopo il discorso di Draghi, infatti, è stata data parola ai vari schieramenti per dichiarare le intenzioni di voto di ognuno. Quasi tutti a favore dell’ex presidente della Bce, tranne appunto FdI, che tramite Ciriani stava spiegando i motivi del suo “no” alla fiducia. Di colpo, però, il suo discorso – trasmesso in diretta su Rai 3 come tutto il resto del dibattito – è stato tagliato per far partire una pubblicità.

Prove di regime: al Senato la televisione di Stato decide di mandare la pubblicità durante l’unica dichiarazione di voto in dissenso con il governo Draghi, quella di Luca Ciriani, capogruppo di Fratelli d’Italia. Vergogna”, ha scritto su Twitter Meloni, gridando alla censura.

Se non fosse che il discorso non è stato affatto tagliato, bensì semplicemente “spostato” di canale, passando su Rai 2. La tv nazionale ha semplicemente seguito una programmazione già stabilità in fasce orarie prima dell’inizio dei discorsi e non poteva sapere chi avrebbe preso la parola nell’esatto momento del salto da una rete all’altra. Un taglio del quale aveva comunque avvisato i telespettatori, che avrebbero potuto continuare a seguire il discorso di Ciriani premendo un tasto del telecomando.

Nessun regime quindi, e nessuna censura. La presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellati, ha anche chiesto una verifica che ha accertato come “non è stato perso nulla dell’intervento” e che quando c’è stato il passaggio “è stato riportato due volte in un sottopancia, con un’aggiunta di un minuto del discorso per non far perdere il filo”.