Il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, fa una proposta originale: servono volontari per l’Emilia-Romagna, perché non vanno quelli di Ultima Generazione, se sono tanto preoccupati per l’ambiente? “Mi ero detto non contrario ad incontrare i ragazzi che sono imputati per avere imbrattato La facciata di Palazzo Madama ma poi la richiesta non ha avuto seguito. E allora faccio una proposta: vadano per almeno una settimana da volontari in Emilia-Romagna e certifichino il loro attivo operare per spalare il fango e aiutare a eliminare i danni dell’alluvione. Sarà mia cura provare a convincere il Senato a ritirare la costituzione di parte civile nei loro confronti avendo dato prova di volere concretamente fare qualcosa per l’ambiente”, ha dichiarato La Russa.

Solidarietà e aiuti concreti per l’alluvione che ha messo in ginocchio la Romagna. La richiesta che arriva dall’Emilia Romagna, per bocca del sindaco di Bologna, Matteo Lepore, è chiara: “Dal governo mi aspetto aiuti, aiuti, aiuti. Noi insieme al presidente Bonaccini chiediamo che ci sia un commissario. E’ importante che ci siano poteri speciali, sottolinea Lepore. “La Regione ha dichiarato questa mattina che i danni potrebbero essere tra i 5 e i 6 miliardi – argomenta -: è difficile dare un numero preciso ma qui non parliamo di milioni, parliamo di miliardi. In una terra” come l’Emilia-Romagna, “che dal punto di vista industriale, agricolo e delle esportazioni è una delle aree più importanti d’Europa. Per cui – conclude Lepore – davvero questa è una situazione che riguarda tutto il Paese”.

Anche Csap Italia, il Centro Studi Autonomi e Partite Iva di Eugenio Filograna, ha stimato in 6 miliardi i danni subìti e in 25 miliardi gli interventi necessari a mettere in sicurezza il territorio. Interventi in parte previsti dal Pnrr e in parte da mettere a bando: occorrerà un decreto urgente. In mancanza di una struttura agile, capace di recepire le istanze e assegnare le priorità, si chiede dunque a gran voce un commissario. L’assenza di un punto di riferimento come Italia Sicura si fa sentire, eccome. E se la politica tarda a rispondere, si confida nella solidarietà. Si moltiplicano infatti le iniziative del mondo delle imprese, di banche e grandi aziende di ogni comparto, strutture sanitarie, ristorazione, energia: le donazioni di aiuti e l’invio di personale nei luoghi del disastro si moltiplicano.

In ordine sparso, qualcuno di Ultima Generazione sembra voler accogliere la proposta. Una delle attiviste fa sapere di essere già all’opera, stivali nel fango, a Senigallia. Si muove anche il mondo del credito. Unicredit ha stanziato un plafond dedicato di 1 miliardo di euro a disposizione delle imprese che, presentando un’autocertificazione in relazione ai danni subiti, potranno richiedere finanziamenti con uno speciale preammortamento sino a 36 mesi.

La fondazione Cassa dei Risparmio di Forlì nella persona del Presidente, Maurizio Gardini, porterà martedì a palazzo Chigi la proposta di trasformare i 3000 euro, previsti dal welfare della banca per i dipendenti che hanno figli a carico, in soldi netti: sarebbe facile e ideale per la nostra situazione.

Il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì e Confcooperative sottolinea: “Se facessimo in erogazione invece monetaria da azienda a dipendente sarebbe soggetta a contributi previdenziali e Irpef. Se trasformassero i 3000 euro del welfare in erogazione liberale esente sarebbe costo azienda zero e al dipendente 3000 euro netti”.

Martedì, al termine della seduta del Consiglio dei ministri, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, accompagnato da rappresentanti delle parti sociali, incontrerà la premier e i ministri interessati dall’emergenza maltempo. “In queste ore drammatiche per l’Emilia-Romagna, occorre davvero un impegno straordinario da parte di tutti – ha commentato Bonaccini -. Per questo ringrazio la presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, per aver accolto la nostra richiesta di rappresentare direttamente a lei e ai ministri competenti il quadro generale della situazione nella nostra regione dopo le devastazioni causate dal maltempo”.

Aldo Torchiaro

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