Il direttore del Fatto Quotidiano, dimenticandosi forse di ciò che quotidianamente scrive, ha trascinato in tribunale l’ex direttore del Giornale Augusto Minzolini per due tweet ritenuti ‘diffamatori’ e risalenti al 2020 e al 2021. Ieri la prima udienza a piazzale Clodio. In un tweet Minzolini definiva Travaglio “faccia di c”, precisando però che la frase andava intesa come “faccia di cerbiatto”. Nel secondo, invece, scriveva che “il travagliato percorrendo il triste viale del tramonto, se la prende con chi parla della fine del giustizialismo con i soliti epiteti senza fantasia (Minzolingua). Ma uno che ha ancora la “faccia di culo” di narrare le gesta di Conte, non dovrebbe imporsi un dignitoso silenzio?”.

Nulla di sconvolgente conoscendo, come detto, la prosa abituale del direttore del Fatto Quotidiano.
L’ultimo tweet, in particolare, venne pubblicato dopo che Travaglio in un pezzo alla voce “Minzolingua” aveva inizialmente riportato un pezzo in cui Minzolini scriveva: “Simbolo di cambio di stagione, si dissolve nell’opinione pubblica il grillismo, malattia infantile del giustizialismo, e quei magistrati che ne sono stati gli eroi finiscono sul banco degli imputati. Piercamillo Davigo e Fabio De Pasquale”. E quindi aveva aggiunto: “Poi ci sono i pregiudicati per peculato continuato: cioè i Minzolini”.
Travaglio per anni aveva costantemente attaccato Minzolini con decine e decine di articoli, ritenendo di essere sempre nel giusto.

In tema di diffamazione la giurisprudenza è ormai granitica: “Ricorre l’esimete del diritto di critica e satira politica – scrive la Cassazione – quando le espressioni utilizzate esplicitino le ragioni di un giudizio negativo collegato agli specifici fatti riferiti e, pur se veicolate nella forma scherzosa e ironica propria della satira, non si risolvano in una aggressione gratuita alla sfera morale altrui o nel dileggio o disprezzo personale”.
Concetto quanto mai chiaro che Travaglio vorrebbe però che valesse sono per la sua persona, un novello Marchese del Grillo della carta stampata.
Minzolini, difeso dall’avvocato romano Fabio Viglione, verrà ascoltato nella prossima udienza, prevista per il 25 marzo.