Dai big ai nuovi volti, come sarà il Pd guidato da Elly Shlein? In campagna elettorale la neosegretaria Pd ha sempre detto di “voler fare squadra”, sottolineando di “non essere una rottamatrice” con la promessa di “cambiare i nomi, più che il nome”. Tutto è ancora da vedere ma il Corriere della Sera delinea già qualche ipotesi di come sarà composta la sua squadra che ci si aspetta ad alto tasso di donne e quarantenni.

Tra le ipotesi, in pole position c’è Michela Di Biase, deputata del Pd, capogruppo in consiglio comunale a Roma ai tempi di Raggi e moglie di Dario Franceschini. Poi c’è Stefano Vaccari, responsabile nazionale organizzazione del partito, legato a Bonaccini da un lungo rapporto. Nell’elenco figurano anche le Sardine, volto noto Mattia Santori. Un ruolo potrebbero averlo anche tre volti legati alla “sinistra della sinistra”. Il primo è Nico Stumpo, tra i pochi eletti di Aricolo Uno, che nella segreteria di Pier Luigi Bersani era responsabile dell’organizzazione del Pd. Poi c’è Arturo Scotto, anche lui parlamentare di Articolo Uno, dopo un passato con Sel e Nichi Vendola. Infine Giuseppe Provenzano, ex ministro per il Sud nel secondo governo Conte, che ha da poco superato i 40 anni.

Viste le premesse e le promesse di Shlein di una “sinistra ecologista e femminista” è lecito aspettarsi che la squadra venga rinfoltita di volti femminili. Il Corriere ipotizza un maggiore coinvolgimento anche di Stefania Bonaldi, ex sindaca di Crema che nella campagna ha coordinato la rete degli amministratori locali. Spuntano anche i nomi di Chiara Gribaudo e Chiara Braga. Tra gli altri anche il portavoce di Schlein Flavio Alivernini e quello della mozione che l’ha sostenuta Marco Furfaro. Che ne sarà dei big come Dario Franceschini, Nicola Zingaretti, Francesco Boccia, Andrea Orlando? Questo è ancora tutto da vedere.

Redazione

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