Gianfranco Franciosi diventa Marco Merani nella nuova fiction Rai Gli Orologi del Diavolo. A interpretarlo Beppe Fiorello. Un personaggio, una storia, una vicenda umana straordinaria, molto più incredibile di tante altre storie di finzione. Un uomo normale che diventa infiltrato nei cartelli di narcotrafficanti spagnoli e sudamericani. Un uomo che finisce per interpretare un ruolo che non è il suo e che cancella completamente la sua stessa vita. La fiction Rai si ispira al libro che lo stesso protagonista ha scritto con il giornalista Federico Ruffo Gli orologi del Diavolo (Rizzoli). La fiction è divisa in quattro puntate. Dal 9 novembre la fiction andrà in onda su Rai1
LA VICENDA – Gianfranco nel 2005 ha 25 anni. È un meccanico navale di grande talento, “un mago” secondo molti, a Bocca di Magra, tra Sarzana e La Spezia. Vive bene, ha una Porsche un figlio con Marika, ex ballerina degli ex 883. Un giorno cambia tutto: un personaggio lo avvicina per farsi aggiustare un motoscafo. Lo paga immediatamente con una mazzetta da 50mila euro. Franciosi diventa suo meccanico di fiducia fino a quando sul giornale non legge che quel personaggio del gommone è stato freddato da un sicario con una raffica di colpi sparati in faccia. Una resa di conti tra narcos.
Quindi va dalla Polizia a raccontare. E dopo tre anni arriva la stessa proposta: motoscafi da aggiustare. A chiederglielo questa volta è Elías Piñeiro Fernandez, figlio di una famiglia di mafiosi galiziani. Franciosi torna alla Polizia che gli propone di andare avanti. E diventa così, via facendo, un agente infiltrato. Viaggia in Sudamerica, partecipa a trasporti di cocaina, a festini con i narcos, guadagna una collezione di Rolex (“uno per ogni affare che faremo insieme”, da cui il titolo del libro e della fiction).
Intanto perde la sua vita: Marika lo lascia, viene arrestato e resta in carcere a Marsiglia per sette mesi per non far saltare la copertura, il padre Ercole muore senza mai conoscere la verità. Nel frattempo il suo contributo porta al più grande sequestro di cocaina pura mai effettuato in Europa, 12 tonnellate, è il febbraio 2009. Quando Piñeiro viene arrestato gli promette la morte.
Franciosi entra nel programma testimoni con relativi trasferimenti e cambi di identità. Si sente tradito dallo stato. Ha minacciato diverse volte il suicidio. “Nel programma testimoni è previsto il reinserimento lavorativo nella pubblica amministrazione. In tanti anni mi è arrivata una sola proposta: un posto da becchino. A Cuneo”, ha detto in esclusiva a Vanity Fair. Se la prende con il presidente della Commissione Centrale per la definizione e applicazione delle misure speciali di protezione Vito Crimi. Un caso e un giallo ancora lontano dalla sua risoluzione: Franciosi deve ancora rinunciare a una sua vita.