La falla nel sistema di sicurezza: l'uomo aveva 175 proiettili
La strage di Fidene e le porte aperte nel poligono di Tor di Quinto: killer via con pistola e munizioni
Dopo la strage di Fidene e gli oltre 170 proiettili trovati in possesso del killer Claudio Campiti, 57 anni, le indagini mirano a far luce su quanto successo all’interno del poligono di viale Tor di Quinto a Roma, dove poco prima di presentarsi al bar dove era in corso la riunione di condominio del consorzio Valleverde, l’uomo era riuscito ad allontanarsi con la pistola Glock 41 con la quale ha poi sparato all’impazzata sui presenti, uccidendo tre donne (Sabina Sperandio, Elisabetta Silenzi e Nicoletta Golisano, rispettivamente di 71, 55 e 50 anni) e riducendo in fin di vita un’altra donna e ferendo in modo non grave altre due persone.
Come è possibile che nessuno al poligono si sia accorto della fuga armata di Campiti? Il 57enne frequentava da tempo i poligoni (era iscritto dal 2018), aveva la tessera Platinum del poligono nazionale e domenica mattina, poco prima delle 9, l’ha mostrata, insieme al documento d’identità che avrebbe dovuto riprendere una volta terminata l’esercitazione. Invece Campiti non si è affatto diretto verso la linea di tiro, bensì ha imboccato l’uscita ed è nuovamente salito sulla Ford Ka per recarsi al bar di via Monte Giberto, a Fidene, dove nel gazebo esterno era in corso la riunione di condominio.
Una falla, quella nel sistema di sicurezza del poligono, sulla quale sono adesso in corso accertamenti da parte dei carabinieri e della procura capitolina che hanno acquisito le immagini della videosorveglianza per ricostruire i movimenti dell’uomo ed eventuali responsabilità della struttura, attualmente sotto sequestro preventivo. I militari hanno acquisito anche i verbali di ingresso e di uscita di ieri.
Al momento non risultano indagate altre persone oltre il 57enne, attualmente in carcere per triplice omicidio aggravato dai futili motivi e dalla premeditazione. Possibile che per lui possa scattare anche l’accusa di appropriazione indebita per aver portato via l’arma. Secondo gli investigatori, Campiti era un tiratore mediamente esperto. Le tre vittime sono state infatti colpite in parti vitali.
Intanto dopo aver trascorso la notte in rianimazione, rimangono molto gravi le condizioni di Fabiana De Angelis ricoverata al Sant’Andrea di Roma dopo essere stata ferita durante l’attentato di ieri nel quartiere Fidene. La donna, da quanto si apprende, resta sotto stretto controllo medico, in prognosi riservata. Migliorano invece le condizioni di Bruna Marelli, ricoverata al Policlinico Umberto I. La donna “resta sotto osservazione ma le sue condizioni sono buone, non è più in prognosi riservata”.
Dimesso invece Silvio Paganini, l’uomo che ha disarmato Claudio Campiti (che ha sparato otto colpi, altri sette erano nel caricatore e altre 155 in suo possesso) ed è rimasto ferito da un colpo di arma da fuoco al volto durante la colluttazione. Nelle scorse ore ha lasciato il Policlinico Agostino Gemelli.
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