Intanto i semiliberi dovranno tornare in carcere la notte di San Silvestro
La strage in carcere continua, detenuto 20enne si toglie la vita in cella: l’anno horribilis si chiude con 84 vittime

Mancano ancora poche ore alla fine del 2023 e una nuova tremenda notizia arriva dal carcere di Pavia: un giovane detenuto di soli 20 anni ha preferito togliersi la vita che rimanere lì. Il suo è l’84esimo gesto estremo dall’inizio del 2022, l’anno horribilis delle carceri italiane. Il numero più alto mai registrato negli ultimi 10 anni. Allargando l’arco temporale al 2012, sono stati invece 583 le persone che si sono tolte la vita quando erano nelle mani dello Stato. E troppo spesso sono giovanissimi a prendere questa decisione, persone, non numeri, che hanno tutta la vita davanti.
Questa volta a compiere il gesto estremo è stato un ragazzo italo-albanese di 20 anni detenuto nel carcere di Torre Gallo a Pavia. Stesso triste copione: i compagni di cella erano via per un permesso e lui trovatosi da solo ha avvolto al collo il lenzuolo e si è lasciato cadere. Si tratta del sesto suicidio registrato, nel corso del 2022, nel penitenziario lombardo. Il dramma si è consumato mercoledì sera, come riportato dall’Ansa.
Il giovane, detenuto per reati contro il patrimonio, si è stretto un lenzuolo attorno al collo, stringendoselo con forza. Quando un agente di custodia l’ha visto riverso sul pavimento della cella ha subito lanciato l’allarme. Sul posto sono intervenuti prima il medico del carcere e poi il personale del 118 che l’ha rianimato, intubandolo, e l’ha trasportato d’urgenza al pronto soccorso del Policlinico San Matteo di Pavia. Ma, nonostante gli sforzi dei sanitari, non c’è stato nulla da fare.
Lo scorso anno, in poco più di un mese, tra la fine di ottobre e l’inizio di dicembre, altri tre detenuti si erano tolti la vita a Torre del Gallo, da allora tristemente soprannominato il carcere dei suicidi. Il nostro giornale ha cercato di dare voce durante l’anno a tutte queste drammatiche storie per non lasciare che passino nel silenzio e speriamo che questa strage non continui nel 2023. Intanto l’anno 2022 si chiude con un’altra triste notizia: la notte di San Silvestro, tra le 22 e le 23, circa 700 detenuti semi liberi in tutta Italia invece di prepararsi al brindisi di fine anno, dovranno presentarsi in carcere per la loro prima notte nel vecchio regime, quello di prima della pandemia, di giorno liberi, di notte detenuti.
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