La commissione d’esame sarà particolarmente rigorosa, esclusi categoricamente “aiutini”
La prof Elly Schlein interroga sui compiti delle vacanze: “Raccontami la tua estate militante”
Elly Schlein, con la sua assistente Marta Bonafoni (coordinatrice della segreteria), ha inviato una mail al gruppo un po’ svogliato composto da deputati e senatori dem. La richiesta è quella di avere un report dettagliato sugli eventi realizzati durante la ormai celebre “estate militante”.

“Io speriamo che me la cavo”, come nel libro pluripremiato di Marcello D’Orta, è l’auspicio di una classe sotto pressione. Una classe particolare, quella riservata ai parlamentari del Pd, alle prese con i compiti delle vacanze, assegnati, che crudeltà, proprio poco prima della campanella del ritorno. La “supplente” (che poi a dirla tutta non è proprio in regola, visto che alla Camera è la più assenteista, con solo il 20,9% di presenze in aula) chiede i danni agli studenti. Un classico delle malignità che circolano nelle scuole di ogni ordine e grado, che evidentemente contagia anche gli allievi un po’ più attempati.
Il riferimento naturalmente è ad Elly Schlein, che con la sua assistente Marta Bonafoni (coordinatrice della segreteria), ha inviato una mail al gruppo un po’ svogliato composto da deputati e senatori dem. “Raccontami la tua estate militante, ed indicami, senza barare, il luogo, la data ed il panel delle iniziative che hai organizzato”, è il senso della mail che la facente funzione ha inviato ai “discoli”. Ora i parlamentari attendono una telefonata da “una collaboratrice”, che avrà l’incarico di raccogliere i dati e di presentare una sorta di pagellina. Del tipo, senatrice Sandra Zampa, 6 incontri organizzati, voto 5, ampi margini di miglioramento; deputato Marco Simiani, 9 gazebo sulla spiaggia, 2 in dubbio, voto 6 meno, deve essere più continuativo. La commissione d’esame – va precisato – sarà particolarmente rigorosa, esclusi categoricamente “aiutini”. Le valutazioni magari arriveranno entro la fine della Festa nazionale dell’Unità di Ravenna, non a caso chiamata “Il nostro tempo”.
Per il resto non è aria per Elly, che sente la buriana, e che per questo, vuole imporre il rispetto dell’autorità, con metodi non proprio ortodossi. Anche lo stop al progressivo aumento delle spese militari per arrivare al 2% concordato con la Nato è un messaggio privo di efficacia (decide la premier Giorgia Meloni) ed esclusivamente rivolto agli studenti più insofferenti. Come quel Lorenzo Guerini, felpato per carità, ma troppo atlantista per la “supplente” che anche su questo tema, sta imprimendo una svolta, basta con i temi sull’Ucraina, bisogna fare come Giuseppe Conte. O come Paola De Micheli, platealmente insofferente verso il Nazareno, che per Elly, si è capito, è un po’ lesa maestà.
Così bisogna correre ai ripari. La segretaria del Pd ha svelato i suoi piani: arrivare a gestire una classe pacificata, nel caso, ricorrendo al pugno di ferro. A fine stagione vuole un partito decisamente schierato a sinistra, alleato con il M5S e la sinistra di Nicola Fratoianni, senza più rami secchi e voci critiche. Elly nel nuovo anno potrebbe così pensare ad un listone per le Europee, con parte del fu campo largo, per tentare di superare le forche caudine del 20%. Il problema è che anche il segretario “ombra”, Stefano Bonaccini, si è messo di traverso, con un profilo più marcato rispetto ai mesi post primarie. Energia popolare si organizza, e lo fa da corrente, e tanti auguri alle pagelline in arrivo. Il governatore della Regione Emilia Romagna poi è nel mirino: durante le vacanze “fuori dal mondo” della “supplente”, ha osato salire in cattedra e sostituirla. E che diamine, come si permette? Ora al segretario “ombra”, risponderanno persino capigruppo “ombra”, alla faccia dell’insubordinazione.
Con ogni probabilità, saranno la puntuta Simona Malpezzi al Senato, e alla Camera – udite udite – Piero De Luca, non nuovo a sanzioni per le sue parentele, e sloggiato malamente dal ruolo di vice capogruppo. Che poi, quelli veri e nominati da Elly Schlein, Francesco Boccia (nella sua estate militante, si è fatto notare solo per una bella foto a bordo di una Mehari, nell’amata Puglia) e Chiara Braga, sono stati praticamente esautorati da Marta Bonafoni, che ha stabilito i famigerati compiti delle vacanze. Intanto “quante gocce di rugiada intorno a me. Cerco il sole, ma non c’è”, impressioni di settembre, per il mesto ritorno in Aula dei parlamentari Pd.
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