La trama delle tre Moire sul futuro americano: il Covid a Biden, l’immortalità a Trump. Colpi di teatro greco prima delle elezioni

Il Covid come strumento del destino. Non è un’idea nuova che nel Fato ci sia una regia occulta. Già i greci, per bocca di Eschilo, ci insegnavano che ‘’il destino giunge ad ognuno e non c’è possibilità di evitarlo’’. Però questa volta le Moire, le tre dee che intessono le trame umane con gelida spietatezza, avevano proprio esagerato. Le elezioni americane sembravano la riedizione di Apocalypse Now. Mentre il campo repubblicano si stagliava come un’esplosione di vitalità che al confronto Rambo e Conan il Barbaro risultavano due timidi adolescenti, nel campo democratico c’era un anziano signore che si definiva ‘la prima donna di colore vicepresidente degli Stati Uniti d’America’.

Il mondo guardava allibito lo spettacolo. Ma come? Dopo mezzo secolo di gloriose disfide fra Kennedy e Nixon, Bush e Gore, Obama e Mc Cain, eravamo al punto che uno strepitoso Donald Trump svettava insanguinato nel cielo americano in modo così eroico da far impallidire Che Guevara sulle bandiere rosse. Subito dopo, spuntava J. D. Vance, un tipo spiccio dal fare hollywoodiano, a metà fra Ronald Reagan e il generale Vannacci. “L’America si è rialzata insieme a Trump”, esordiva con sobrio pragmatismo.

Le tre moire su Biden

Dall’altra parte, sembrava di essere in quelle feste per il nonno dove tutti battibeccano fra di loro mentre lui sorride e guarda nel vuoto. Ma evidentemente le Moire hanno fatto outing e si sono sinceramente preoccupate per le sorti della democrazia mondiale. Quindi, per rimediare, hanno lanciato su Joe Biden il più invincibile dei nemici: la Sfiga Congenita. Trattasi di una sindrome che ti porta ad ammalarti seriamente proprio mentre il tuo avversario appare agli elettori più o meno immortale. Diciamoci la verità: ognuno di noi, se fosse candidato a guidare gli USA, sognerebbe un attentato in cui il proiettile ti sfiora giusto l’orecchio destro, permettendoti così una scena che il giorno dopo ti fa gli occhi dolci persino tua moglie Melania. Il vecchio Joe, chiuso nella sua casa del Delaware con sintomi non lievi, recupera la lucidità che non aveva da sano e comincia a informarsi su quante probabilità avrebbe Kamala Harris se fosse lei la candidata democratica. Un chiaro passo in avanti rispetto a quando pochi giorni fa l’aveva chiamata ‘’Donald Trump’’.

La democrazia rianimata

In soldoni, quel microbo così simile a un riccio di mare che qualche anno fa ci terrorizzò non poco, oggi ci riapre alla speranza. Oltre allo smart working e alle ormai insostituibili call, ci rende possibile credere che la democrazia americana sarà rianimata in fotofinish. Dopo il dibattito televisivo con Trump, a suo modo divertente perché mentre Donald diceva cose inverosimili Joe rispondeva confondendo l’aborto con l’Afghanistan, il presidente aveva escluso il ritiro «a meno che non me lo chieda Dio Onnipotente». Non aveva calcolato che Dio, a quanto pare, ha tre assistenti molto efficaci, che inoltre, essendo greche, amano molto i colpi di teatro.