Il 21 dicembre il Presidente della Tunisia Kais Saied ha ricevuto al palazzo di Cartagine il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov. I due paesi vantano una lunga storia di relazioni anche se storicamente il paese affacciato sulle rive del Mediterraneo è sempre stato schierato con l’Occidente. Oggi Tunisi ha relazioni molto complicate con l’Europa e sta ancora aspettando il prestito del Fondo Monetario Internazionale e anche il contributo alla sua economia promesso dall’Unione Europea.

La Tunisia è un paese chiave per gli equilibri del Mediterraneo e per i flussi migratori ed il suo avvicinamento alla Russia può destabilizzare il continente europeo. Nel meeting sono stati toccati molto argomenti, dall’agricoltura all’energia fino al turismo e allo scambio culturale ed universitario. Durante il colloquio la politica internazionale è stata protagonista soprattutto sul tema mediorientale. La Tunisia ha ribadito ancora una volta il suo totale appoggio alla Palestina e alla condanna delle azioni di Israele. La Russia ha ricevuto nelle settimane scorse i rappresentanti di Hamas, ma ha mantenuto vivi anche i rapporti con Israele proponendosi come possibile mediatore del conflitto.

A Cartagine si è anche discusso della possibile adesione della Tunisia al gruppo Brics, guidato da Cina e Russia che da gennaio vedrà l’ingresso anche di Egitto, Etiopia, Argentina, Iran, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita. La Tunisia come l’Algeria sono da tempo interessate a questo nuovo agglomerato di potenze emergenti e la loro adesione potrebbe spostare gli equilibri nel Mediterraneo. Lavrov ha portato a Saied i saluti di Putin, invitandolo a Mosca per mantenere vivi i rapporti. Una buona mossa geopolitica per allentare l’isolamento internazionale della Russia.

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Matteo Giusti, giornalista professionista, africanista e scrittore, collabora con Limes, Domino, Panorama, Il Manifesto, Il Corriere del Ticino e la Rai. Ha maturato una grande conoscenza del continente africano che ha visitato ed analizzato molte volte, anche grazie a contatti con la popolazione locale. Ha pubblicato nel 2021 il libro L’Omicidio Attanasio, morte di una ambasciatore e nel 2022 La Loro Africa, le nuove potenze contro la vecchia Europa entrambi editi da Castelvecchi