Continuano gli sbarchi e la situazione a Lampedusa è sempre più estrema. Un barcone con 55 migranti è stato soccorso al largo dell’isola dalla motovedetta della Guardia Costiera. In circa 48 ore sono arrivate quasi 800 persone. L’hotspot dell’isola, di contrada Imbriacola, ospita circa 600 persone. Come previsto, viste le buone condizioni meteoclimatiche, gli sbarchi sono aumentati. E nel frattempo cresce la paura che gli arrivi siano positivi al covid-19.
Tre giorni fa, alla visita della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, alcuni cittadini hanno manifestato di fronte al palazzo di città per la situazione allo stremo. E per la preoccupazione che i migranti possano portare all’esplosione di nuovi focolai di coronavirus. “Con la regione Sicilia si sta lavorando per assicurare l’effettuazione dei tamponi a tutti gli stranieri che sbarcano e analoga procedura verrà adottata a tutti coloro che arrivano anche nelle altre regioni”, ha detto il ministro al question time alla Camera sottolineando che da parte del governo c’è la “massima e costante attenzione per la salute dei cittadini”. La titolare del Viminale ha anche detto che si sta lavorando per trovare altre due navi per la quarantena. In tutto, oggi, 163 i migranti positivi al covid. Dall’11 luglio, ha specificato Lamorgese, sono stati eseguiti 1.487 test sierologici e, in caso di positività, è stato effettuato il tampone.
La tensione comunque non scende sull’isola. In serata sono 200 i tunisini attesi allo sbarco dal traghetto di linea per Porto Empedocle. Nella notte 67 i migranti sono arrivati direttamente sulla terraferma. Altri 83 erano stati soccorsi dalle motovedette della Guardia Costiera.
Lamorgese ha fatto sapere che la settimana prossima sarà in Tunisia per incontrare il presidente della Repubblica e il ministero dell’Interno. Al centro del summit la questione migranti. Non è mancato, nel question time, un passaggio sull’Europa: “Dobbiamo trovare il consenso per una maggiore solidarietà all’interno dell’Ue – ha detto Lamorgese – e sviluppare una partnership concreta con i paesi africani, per prevenire i flussi e accelerare i rimpatri”.