Il caso
Larimar Annaloro, i dubbi degli investigatori sul suicidio: piedi legati e scarpe pulite. I telefoni di otto compagni sotto sequestro
Ancora dubbi sul suicidio di Larimar Annaloro, la ragazza di 15 anni che poche settimane fa a Piazza Armerina, in provincia di Enna è stata ritrovata dalla madre senza vita nel giardino della sua casa di campagna, impiccata all’altalena. Dopo l’ipotesi dei genitori, che non hanno mai creduto al suicidio viste le modalità con cui è avvenuto, anche i primi esiti dell’autopsia hanno definito come anomale le modalità dell’estremo gesto. Piedi e pancia legati con le corde dell’altalena, poi strette attorno al collo, con il cappio passato attorno ad un albero. Sospetti anche sull’osso cervicale, intatto, sulla difficoltà di notare tentativi di liberarsi dalle stringe e sulle scarpe pulite. “Come può una ragazzina fare tutto questo da sola?”, aveva detto la madre.
L’ipotesi revenge porn e la lite con la compagna
La vicenda
Sull’episodio continua ad indagare la Procura dei Minori di Caltanissetta che ha disposto il sequestro dei telefonini di otto ragazzi, suoi conoscenti. Quella mattina la giovane era uscita anzitempo da scuola perché si sentiva poco bene. Prelevata dai genitori stava provando a raccontare alla donna quanto successo in mattinata. Una violenta litigata con alcune compagne di classe, a cui era seguita una zuffa: “Piangeva e mi stava per raccontare tutto, poi si è interrotta perché c’era mio marito”, ha confessato la signora.
Larimar Annaloro, il giorno del suicidio: uscita da scuola perché “non si sentiva bene”
Le ragioni del presunto suicidio
Secondo la testimonianza di un conoscente, raccolta da Repubblica, “un suo ex fidanzato aveva fatto girare un video” ed era diventato un “tam tam in paese”. Larimar la “ragazza facile”, Larimar “troppo allegra”, Larimar “che ruba i ragazzi alle altre”. Sarebbero stati proprio motivi amorosi e forse di revenge porn ad innescare la lite con le compagne. “La cosa più drammatica è che poco dopo è stata accerchiata da altre, che l’hanno insultata. Lei era disperata”. “Le altre la odiavano”, ha riferito invece la sorella alla trasmissione ‘Ore 14’.
Larimar Annaloro e i video intimi. La ragazza presa di mira: “In paese era un tam tam”
Tante le cattiverie che sarebbero circolate sul suo nome, con una compagna che l’accusava di averle ‘rubato il ragazzo’, con cui si era lasciata da mesi. Secondo la testimonianza di un conoscente, raccolta da Repubblica, “un suo ex fidanzato aveva fatto girare un video” ed era diventato un “tam tam in paese”. Larimar la “ragazza facile”, Larimar “troppo allegra”, Larimar “che ruba i ragazzi alle altre”. “La cosa più drammatica è che poco dopo è stata accerchiata da altre, che l’hanno insultata. Lei era disperata”. “Le altre la odiavano”, ha riferito invece la sorella alla trasmissione ‘Ore 14’.
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