Non sono emersi collegamenti tra camorra e Asl Napoli 1 Centro. Per questo il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha adottato il decreto, ai sensi dell’articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, numero 267, con cui si conclude il procedimento avviato nei confronti dell’Azienda sanitaria locale Napoli 1 Centro.

Il Viminale infatti chiarisce che “allo stato dei fatti non sono risultati sussistenti i presupposti richiesti dalla normativa vigente per lo scioglimento dell’Azienda in questione, mancando gli elementi concreti, univoci e rilevanti su collegamenti diretti e indiretti con la criminalità organizzata di tipo mafioso o similare”.

Il rapporto del ministero dell’Interno segnala però “alcune aree di intervento nelle quali sono emerse situazioni di irregolarità amministrativa che hanno determinato evidenti disfunzioni nell’organizzazione e nella gestione delle attività di competenza dell’azienda sanitaria”, fatte presenti al prefetto di Napoli Marco Valentini, in particolare “riguardo ai servizi forniti dal presidio ospedaliero San Giovanni Bosco”.

Per questo dal Viminale è arrivato un invito al prefetto di segnala alla Regione Campania, guidata dal presidente Vincenzo De Luca, le criticità riscontrate nel corso delle attività ispettive “allo scopo di consentire all’ente regionale l’adozione delle misure necessarie al ripristino della correttezza e della legalità nelle attività amministrative dell’azienda sanitaria in questione”.

IL CASO REPORT – Sul presunto scioglimento dell’Asl Napoli 1 Centro era incappata in una brutta figura la storica trasmissione di Rai3 Report, con Sigfrido Ranucci che erroneamente aveva parlato di commissariamento per camorra dell’Azienda sanitaria guidata dal manager Ciro Verdoliva, vedendosi costretta alle scuse per la ‘fake news’.

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Redazione

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