L’Austria avrebbe in programma di riaprire le sue frontiere con l’Italia a partire da metà giugno. Ma non è detto che si plachi la polemica divampata nelle scorse settimane, quando il cancelliere austriaco Sebastian Kurz aveva dichiarato: “I confini con l’Italia e la Slovenia non si apriranno così rapidamente perché sono delicati”. L’apertura, secondo quanto appreso dall’ANSA, sarebbe prospettata “qualora l’andamento epidemiologico lo consentirà” e in concomitanza con la ripresa della libera circolazione con gli altri Paesi confinanti.

Se i numeri non dovessero supportare l’apertura, Vienna potrebbe limitare gli spostamenti alle Regioni italiane “che possono vantare dati positivi”. Ulteriori polemiche potrebbero dunque scatenarsi per una eventuale apertura differenziata. Un’eventualità che riproporrebbe la querelle scatenata dalla decisione della Grecia, per esempio, di riaprire agli italiani, ma con test e quarantena per chi sarebbe arrivato da Regioni particolarmente colpite.

Il portale austriaco oe.24 ha infatti anticipato proprio una eventualità simile. L’Austria potrebbe consentire ai propri cittadini di spostarsi in Italia ma escludendo inizialmente le regioni più colpite, proprio come la Lombardia. La situazione dovrebbe essere chiarita con la conferenza stampa che dovrebbe definire la scaletta delle riaperture e alla quale interverranno i ministri degli Esteri Schallenberg, della Salute Anschober, degli Affari europei Edtstadler e dell’Interno, Nehammer.

Redazione

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