La rubrica di oggi dà la parola alle aziende sponsor che dalla prima edizione sostengono Didacta Italia. Le ho incontrate tutte la settimana scorsa nella edizione siciliana. Sono aziende innovative, sono figure fondamentali che lavorano da anni accanto a tutta la comunità scolastica, alla costruzione della scuola del futuro. Cominciamo con Mr Digital, Andrea Russo, ingegnere gestionale, 46 anni di Gallarate, dal 2004 è il vicepresidente di questa azienda familiare leader del settore. Quando entrò in azienda costituì il ramo Education e inventò il primo registro elettronico online. Produsse le prime LIM e le scuole le acquistarono tramite i PON. Main Sponsor dalla prima edizione, ha sempre creduto nel progetto di Didacta Italia e siamo cresciuti insieme. “Produciamo contenuti, abbiamo una piattaforma chiamata BRICKSLAB (laboratorio di mattoncini), la Netflix della scuola, lavorano con noi i maggiori editori scolastici, i contenuti li producono loro, contenuti liquidi, fatti di tanti strumenti” Ci spiega che “attraverso la nostra piattaforma i docenti e gli studenti possono attingere a contenuti di più editori e costruire la propria lezione. Questa didattica mette al centro lo studente. L’apprendimento deve essere proattivo”.

Russo sulla scuola italiana ci dice che “sta cambiando e sento di avere una missione sociale, il mio lavoro consiste nel far sì che ragazze e ragazzi si sentano protagonisti del loro percorso di apprendimento. Noi creiamo contenuti, stiamo approfondendo, per esempio, attraverso percorsi digitali il tema del valore della sconfitta che, come sappiamo, dove aiutare a crescere e a migliorarsi, un tema di grande attualità tra i giovani. Un altro tema su cui stiamo lavorando sono le soft skills, altro tema centrale per la scuola del futuro”. Mi sposto negli stand di Giunti Scuola e di CampuStore che hanno anche uno spazio condiviso perché hanno costruito insieme un progetto che chiamarlo innovativo è riduttivo. Andrea Chiaramonti Ad di Giunti Scuola, 59 anni, fiorentino, lavora nella prima casa editrice italiana della scuola primaria. Giunti nasce nel 1841, Chiaramonti nel 2005 fa nascere all’interno del Gruppo “Giunti Scuola” e da allora la dirige. Pierluigi Lanzarini, 56 anni di Bassano del Grappa, nel 1994 fonda e diventa Ad di CampuStore. Anche loro sono sponsor di Didacta Italia dalla prima edizione. Ci parlano di un progetto che hanno costruito insieme, con pazienza, studio e tenacia “Quando uscirono le prime linee guida sul PNRR, si parlava di immersività, realtà aumentata e realtà virtuale. Partendo dalla parola chiave “immersiva” ci siamo chiesti cosa potessimo produrre per le scuole elementari e medie” Hanno fatto molte ricerche, hanno studiato insieme “Ci siamo chiesti per mesi come trasformare i contenuti (Giunti Scuola) in immagini interattive (CampuStore) senza barriere tecnologiche e che tenessero conto dei livelli di apprendimento. È stata una sperimentazione totale e per due anni e mezzo siamo andati per tentativi finché non abbiamo inventato la prima aula immersiva l’AULA MIRI, presentata per la prima volta a Didacta Italia nel 2021”. Ci spiegano che in genere queste sperimentazioni vengono fatte all’interno di una azienda, mentre l’Aula Miri è l’esempio di due aziende che si mettono insieme e fanno sistema per il bene della scuola.

“L’investimento è stato ingente, ma la nostra intuizione era giusta, abbiamo superato il break even in meno di un anno, perché di questo prodotto nella scuola del futuro ce ne è bisogno. Per questo con Edulia di Treccani stiamo pensando di produrre una Aula Miri per la scuola secondaria di primo e secondo grado”. Mi sposto verso GAM/GONZAGA ARREDI MONTESSORI dal Direttore Generale Alessandro Zecchin, 48 anni, in azienda dal 2014 e Presidente di Assodidattica. Progettano e producono arredamenti per la spazio innovativo delle scuole. “Cerchiamo la qualità e lavoriamo costantemente sulla sperimentazione degli ambienti con INDIRE e atenei come il Politecnico di Milano, di Venezia e l’Università di Bolzano. Stiamo lavorando ad un progetto dal nome EDUGREEN, che ha lo scopo di reinterpretare lo spazio di apprendimento mettendo al centro la pianta come elemento inclusivo ed educativo”. Sponsor di Didacta Italia dal 2017 Zecchin sostiene che “la scuola innovativa nel nostro paese è a macchia di leopardo, è necessario fare sistema per renderla omogenea su tutto il territorio nazionale. Per far questo è necessario un maggiore dialogo tra istituzioni, decisori e imprenditori”.

Nella mia passeggiata tra gli sponsor di Didacta Italia torno da un fornitore di tecnologie C2 Group, parlo con il fondatore e Ad Stefano Ghidini, 56 anni, l’azienda è nata nel 1996. Forniscono tecnologie e ambienti integrati. Ghidini ci spiega che costruiscono i prodotti con una metodologia dal basso “abbiamo un comparto ricerca e sviluppo sulla innovazione didattica che ascolta le scuole, abbiamo 20 dipendenti che sono perennemente nelle scuole e riportano le suggestioni e le indicazioni che vengono da questi incontri all’interno dell’azienda a un team di 50 persone. Sono i futuri utilizzatori che costruiscono il prodotto. Seguiamo una scuola su quattro e organizziamo 240 eventi l’anno. Facciamo incontri su temi sociali come il contrasto al bullismo, sull’inclusione, il contrasto alla violenza per capire quali prodotti fornire. La relazione con i nostri futuri clienti è fondamentale”. Sulla scuola del futuro Ghidini pone due problemi “la scuola del futuro è oggi e gli strumenti tecnologici devono essere semplici e fruibili per tutti. I decisori, le istituzioni devono capire una cosa: quando progettano un intervento, se noi aziende innovatrici non siamo in grado di fornirlo, banalmente l’intervento non si fa. E allora chiedo di consultarci di più”. Continuo il tour e approdo a VASTARREDO, azienda familiare nata nel 1956, anche loro sponsor di Didacta Italia della prima ora.

Emidio Salvatorelli, 63 anni, abruzzese di Vasto, è il Presidente. Costruiscono mobili per la scuola dagli asili nido alle superiori di secondo grado. La loro mission ce la spiega Salvatorelli “puntiamo sulla seconda vita dei materiali che in gergo si chiama “riciclo”. Siamo stati recentemente premiati tra le prime cento aziende sulla sostenibilità dalla Borsa di Milano. Abbiamo la certificazione di genere dì cui andiamo orgogliosi. I nostri prodotti sono tutti legati ad una idea innovativa della scuola, ci avvaliamo della consulenza di architetti ed esperti di pedagogia. Produciamo nell’importantissimo filone della innovazione degli ambienti di apprendimento utilizzando la sostenibilità e l’economia circolare come motore”. So che la loro azienda punta molto sulla digitalizzazione per la produzione e Salvatorelli ci spiega come “facciamo progetti partecipati, la scuola progetta l’aula autonomamente, ce la invia attraverso un format e la trasmette al ciclo produttivo”. “Per noi il futuro della scuola è una esperienza quotidiana, è oggi”. Il mio ultimo appuntamento è con la BRITISH COUNCIL, azienda presente in Italia dal 1934 e su 110 pesi nel mondo. Incontriamo Omar Schiavoni, 43 anni, Head of Business Development e Certificazioni tra Italia, Croazia e Slovenia. Promuovono la cultura e la lingua inglese nel mondo. “Ci occupiamo di programmi, di insegnamento della lingua e della certificazione. Il nostro progetto innovativo si concentra molto sulla promozione delle pari opportunità e sulla innovazione dei prodotti di certificazione della lingua, utilizzando anche la Intelligenza Artificiale, perché i bambini di oggi conoscono l’inglese più che in passato attraverso le tecnologie” Se posso fare un bilancio di questi incontri, posso dire che tutte queste aziende hanno una grande mission sociale e di sostegno alla innovazione delle scuole italiane, ascoltarle sarebbe un grande vantaggio competitivo per la crescita di tutto il sistema scolastico italiano.

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Ho lavorato in tutte le istituzioni italiane: Assessora al Comune di Firenze, Presidente di Agensport - Regione Lazio, Deputata della Repubblica, Consigliera di tre Ministre della Repubblica. Dal 2016 sono Coordinatrice del Comitato Organizzatore di “Didacta Italia”, l’edizione italiana di “Didacta International” la Fiera della Scuola più importante del mondo che si svolge in Germania. Sono sposata con Ricarda Concia, criminologa tedesca, con cui vivo a Francoforte dal 2014.