Il cardinale Crescenzio Sepe avrebbe dovuto officiare oggi la celebrazione di ringraziamento per la fine del suo mandato da arcivescovo di Napoli. E invece niente, tutto rimandato, Sepe è ricoverato all’Ospedale Cotugno per via della sua positività al coronavirus. Un ricovero deciso in tarda mattinata venerdì scorso. Le sue condizioni, fanno sapere dall’Arcidiocesi, sono buone. Pochi decimi di febbre ieri sera, lieve astenia e la caratteristica polmonite interstiziale bilaterale. Il cardinale è complessivamente sereno.

“Mi sento molto tranquillo per l’assistenza che sto ricevendo, mi sono complimentato con il primario Punzi e con la sua equipe”, ha detto il cardinale, riporta Repubblica Napoli. Sepe è ricoverato in una camera con due letti, bagno, poltrona, al quinto piano dell’ospedale nella divisione diretta da Rodolfo Punzi. Nessun privilegio. Il Cotugno è il primo avamposto della pandemia in Campania, centro specializzato in malattie infettive, considerato un’eccellenza a livello nazionale e anche mondiale, come raccontato da SkyNewsUk in un reportage della scorsa primavera. Il direttore generale dell’Azienda dei Colli (della quale fa parte il Cotugno) Maurizio Di Mauro ha rassicurato: “Sepe si sente assistito e coccolato”.

Dopo l’accertamento del contagio il cardinale è stato in isolamento nella sua casa a Largo Donnaregina. Il ricovero dopo un altro tampone positivo, 10 giorni dopo il primo. Le sue condizioni sono comunque buone. “Si è molto fiduciosi sul decorso e sulla degenza tanto che si spera possa essere dimesso in tempi rapidi”, dicono all’Ansa fonti dell’Arcidiocesi di Napoli. “Per il permanere del contagio virale, comunque, è stata ravvisata la necessità di sottoporlo ad accertamenti diagnostici, che non è possibile fare fuori dalla struttura ospedaliera, e l’arcivescovo è stato portato nell’ospedale Cotugno, dove, dopo i primi importanti esami con esito favorevole, ha trascorso una serena notte”.

La saturazione dell’ossigeno segna il valore di 97, ottimale. Al 40 per cento la somministrazione dell’ossigeno. Impossibile o quasi risalire alla fonte del contagio visti i numeri impegni del cardinale. La celebrazione di ringraziamento potrà tenerla quando sarà dimesso e starà meglio. Il 2 febbraio si insedierà il successore Mimmo Battaglia.

Vito Califano

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