Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al testo del Disegno di Legge (Ddl) e della legge delega concernente le modifiche al codice della strada, orientato principalmente sulle sanzioni e con maggior attenzione alla prevenzione, deciso a “contrastare le tragedie del sabato sera”, considerando i 200 morti sulle strade dall’inizio dell’anno. L’attenzione è focalizzata su un’inasprimento delle sanzioni, maggiore regolamentazione degli autovelox non conformi e sull’adozione di misure severe per i recidivi che trasgrediscono le norme stradali. Di seguito i principali campi di intervento: dall’innalzamento delle “multe” per l’utilizzo dei cellulari, alle nuove regolamentazioni per i monopattini e per i neopatentati che non potranno mettersi al volante di auto di grossa cilindrata prima che siano passati tre anni dal conseguimento della patente.

Cellulare alla guida: fino a 2500€ di multa

Le sanzioni per l’uso del cellulare durante la guida saranno più severe, seguendo la linea rigorosa del governo. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha proposto un aumento dell’ammenda, che passa dall’attuale fascia di 165-660 euro a 422-1.697 euro. Inoltre, si prevede la sospensione della patente di guida da quindici giorni a due mesi già dalla prima violazione. In caso di recidiva entro il biennio, oltre alla sanzione accessoria della sospensione della patente da uno a tre mesi, è previsto il pagamento di una somma da 644 a 2.588 euro, unitamente a una decurtazione di punti dalla patente: 8 per la prima violazione e 10 per la seconda violazione.

Monopattini

I monopattini saranno dotati di un codice identificativo e dovranno essere assicurati. Gli utenti saranno altresì tenuti ad indossare un casco. Saranno introdotte sanzioni per la sosta sul marciapiede o nelle zone riservate ai disabili. Inoltre, i monopattini saranno equipaggiati con un dispositivo di blocco quando si entra in aree extra-urbane.

Autovelox, ammenda aumentata

Con l’intento di regolamentare l’impiego degli autovelox, ci si orienterà verso una precisa definizione delle specifiche tecniche degli apparecchi e delle loro posizioni. A seguito delle richieste avanzate dai Sindaci, si propone di aumentare l’ammontare dell’ammenda amministrativa fino a 1.084 euro e di sospendere la patente di guida per un periodo compreso tra quindici e trenta giorni. Tale sospensione verrebbe applicata esclusivamente nei casi in cui la stessa persona commetta la violazione dei limiti di velocità all’interno del centro abitato per almeno due volte nell’arco di un anno.

Multe più salate per chi prende il posto dei disabili

Tra le novità anche multe fino a 1000 euro per parcheggio nei posti riservati ai disabili. Le sanzioni – spiega il Mit in una nota – sono aumentate, per i ciclomotori e i motoveicoli a due ruote, a 165-660 euro (ora previste da euro 80 ad euro 328) e per i restanti veicoli a 330-990 (ora prevista tra euro165 ad euro 660). Sanzioni più pesanti anche se si parcheggia nelle corsie riservati allo stazionamento e alla fermata degli autobus e di tutti i mezzi Tpl.

Distanza di sicurezza

Per gli automobilisti, è stato introdotto l’obbligo di mantenere una distanza di sicurezza di almeno 1,5 metri durante il sorpasso di un ciclista.

Guida in stato di alterazione Alcol-Lock obbligatorio

Diventa obbligatorio l’ “alcol-lock”, un sistema che blocca il motore e impedisce all’auto di accendersi se rivela un tasso alcolemico sopra lo zero. Il dispositivo diventa obbligatorio dal 2024 sui veicoli di nuova immatricolazione. Chiunque venga sorpreso alla guida sotto l’effetto dell’alcol o “dopo aver assunto sostanze stupefacenti” inoltre è soggetto a una sospensione della patente che può durare fino a 3 anni. Per i recidivi, è vietato consumare alcolici prima di mettersi al volante: il limite consentito di tasso alcolemico si abbassa a 0 g/l, mentre per tutti gli altri è fissato a 0,5 g/l. Per quanto riguarda l’uso di stupefacenti, il solo sospetto di assunzione è sufficiente per attivare il ritiro immediato della patente.

Neopatentati

Per i neopatentati diventano 3 gli anni di anzianità necessari per potersi mettere al volante di un’auto di grossa cilindrata. La soglia era fissata a uno.

Redazione

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