Nel “Si&No” del Riformista spazio alle parole di Guido Crosetto, ministro della Difesa, su magistratura e politica. Giuste le sue parole? Favorevole Giorgio Merlo, dirigente Tempi Nuovi-Popolari Uniti, secondo cui “serve solo un salto di qualità per evitare la tentazione della ‘spallata giudiziaria’“. Contraria invece Luana Zanella, capogruppo Verdi-Sinistra Italiana alla Camera, che ribatte: “Ormai siamo all’allarme democratico, inquietante cercare lo scontro con le toghe“. 

Qui il commento di Luana Zanella:

Sono rimasta molto sorpresa, negativamente, per il contenuto e i toni di un’intervista al Corriere della Sera nella quale il ministro della Difesa Guido Crosetto ha sostenuto che il governo può essere messo a rischio solo dalla “opposizione giudiziaria” e nella quale riferisce di aver saputo di riunioni di una corrente della magistratura in cui si dibatte di come “fermare la deriva antidemocratica a cui ci porta la Meloni'”. La gravità delle accuse ha suscitato indignazione, giustamente a mio avviso, da parte delle opposizioni (abbiamo chiesto che Crosetto venga a riferire in Aula) e della stessa Associazione nazionale magistrati riunita a Roma proprio nel giorno della contestata intervista per discutere al proprio interno degli attacchi venuti nei mesi scorsi da governo e maggioranza al alcuni colleghi – a partire dalla giudice catanese Iolanda Apostolico – che hanno sconfessato il dl Cutro in materia di migranti.

Critiche fatte a volto scoperto, in piena trasparenza e legittimità. Mentre del metodo Crosetto si può ben dubitare.
Quelle parole, nel momento in cui sono state pronunciate, erano già consapevolmente destinate a scatenare gravi tensioni con il mondo della giustizia che si vede al centro di una pesante accusa, invero del tutto indiziaria. Dove si sarebbero svolte quelle riunioni? Chi ha riferito al ministro? Cosa si sarebbero detti gli ignoti partecipanti? Tutto questo è necessario sapere per dare fondamento alle accuse che altrimenti restano accuse di tipo politico: di un potere dello Stato contro un altro potere. Gravissimo. Siamo di nuovo alla rappresentazione fuorviante della magistratura che “rema contro” e che fa opposizione politico-partitica, come ha rilevato il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia; le parole di Crosetto riportano il termometro del Paese indietro ai tempi d’oro del berlusconismo più rampante all’assalto del sistema giudiziario e delle “toghe rosse”: questo ci angoscia, avendo sperato superato quel clima che umilia le istituzioni e, di fatto, paralizza il paese.

A meno che… A meno che non si abbia intenzione di andare avanti lungo una linea contro-riformista che miri a contenere l’autonomia e l’indipendenza della magistratura. In questo senso l’intervista di Crosetto è un’apri pista: nel senso che apre una sorta di resa dei conti da parte dell’attuale gruppo politico al potere nei confronti delle toghe.
Siamo dunque in un tempo d’allarme democratico. Segnalo che Forza Italia si è subito schierata con Crosetto, cogliendo al volo l’occasione di chiedere subito la riforma della giustizia, addirittura una “priorità”, si faccia prima di quella (altrettanto pericolosa) del premierato! Hanno addirittura sollecitano il capogruppo alla Camera Paolo Barelli e il deputato Alessandro Cattaneo. Ora dovrebbe aspettarci un sussulto di coerenza (sanno ancora cosa significa questa parola?) da parte dei Fratelli d’Italia che avendo sempre sostenuto una linea rigorista e penalista, dovrebbero intervenire stoppando le manifeste intenzioni di mettere all’angolo una magistratura che rivendica invece con orgoglio, come dovrebbero fare, appunto, gli amici di Giorgia Meloni, il proprio dovere nei confronti del diritto, e non d’altro. Infine, e non ultimo: dov’è il ministro Guardasigilli Nordio? Essendo titolare del dicastero della giustizia, la “bomba” lanciata dal collega di Governo suona come un suo commissariamento, una espropriazione di competenze di cui lo stesso Nordio, avendo taciuto, non pare dolersene. Ma il sottosegretario Sisto ha detto che per quanto egli sappia, non ne era a conoscenza. Non dubitiamo che un giurista come Nordio saprà far valere la propria autorevolezza.

Luana Zanella

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