Un colpo di calore fatale in una delle giornate più calde dell’anno. Ma ad aggravare la situazione di questa donna 59enne di Carmiano è stata l’assenza di ghiaccio nella struttura ospedaliera.
Questione di minuti, perché poco dopo quel ghiaccio è arrivato grazie alla generosità di una pescheria della zona. Ma per la vittima ormai era troppo tardi. Aveva la febbre a 42 quando è arrivata al Pronto soccorso: inutili i tentativi di rinfrescarla con lenzuola bagnate e inutili le trapie farmacologiche, come il paracetamolo in vena.La donna era stata distesa sul pavimento probabilmente alla ricerca di un po’ di refrigerio ma era del tutto incosciente, già in coma. Purtroppo è morta in ospedale prima che arrivassero 60 chili di ghiaccio donati da una pascheria leccese che, probabilmente, avrebbero potuto salvarle la vita.
La donna era stata avvolta con un lenzuolo bagnato nel tentativo di far scendere la sua temperatura corporea, essendosi rivelate del tutto inefficaci anche le terapie farmacologiche come l’iniezione del paracetamolo in vena. Ma nella struttura sanitaria non c’era ghiaccio. Il suo cuore ha cessato di battere in tarda serata, prima ancora di essere trasferita da Lecce nella Rianimazione di Casarano.