Dal sogno un sindaco leghista a Napoli alla definitiva esclusione della lista Prima Napoli, quella di riferimento del Carroccio, alle prossime elezione in programma il 3 e il 4 ottobre. Figuraccia per Matteo Salvini e tutto l’entourage leghista a Napoli che ha dimenticato, scusate se è poco, di presentare il simbolo Prima Napoli nella documentazione (o non lo ha presentato nelle forme previste dalla legge).

La decisione finale del Consiglio di Stato, dopo quella iniziale della commissione prefettizia e quella successiva del Tar, arriva nella tarda serata di venerdì 17 settembre e segna la fine della corsa per il partito di Salvini che appoggiava la colazione di Catello Maresca.

“Brutta notizia per Napoli e per la democrazia. Migliaia di napoletani sono stati derubati dalla possibilità di scegliere il cambiamento”. Questa la nota del coordinatore regionale Valentino Grant e il coordinatore cittadino della Lega a Napoli Severino Nappi. Nessun mea culpa ma il solito scarica barile populista. “Da oggi pancia a terra per sostenere i nostri candidati presidente sulla Prima, Quarta, Quinta e Sesta Municipalità. Siamo regolarmente in corsa con le liste sulla Quinta e sulla Sesta. Non perdiamo entusiasmo. Noi vero motore per il cambiamento”, concludono Grant e Nappi.

Il tribunale amministrativo regionale, nei giorni scorsi, aveva rigettato il primo ricorso specificando: “Il problema della tardività della presentazione della lista e della mancanza della dichiarazione di collegamento, la mancata presentazione del contrassegno elettorale nella forma di legge è sufficiente a giustificare l’esclusione della lista, sia in quanto essa è espressamente prevista dall’art. 32 del Tuel, sia perché la presentazione del modello di contrassegno della lista (depositato a mano su supporto digitale o in triplice esemplare in forma cartacea) deve ritenersi essenziale, proprio al fine di consentire alla commissione elettorale circondariale di ricusare i contrassegni identici o che si possano confondere”.

“Per quanto riguarda le liste di diretta emanazione di Maresca c’è l’ufficialità soltanto per la lista Catello Maresca Sindaco (logo con sfondo bianco), per la seconda, Catello Maresca (logo blu) non ancora” fa sapere in una nota Catello Maresca.

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.