“La Lega è sicuramente la grande sconfitta. La leadership di Salvini ora sarà messa in discussione”. Così il condirettore del Corriere dello sport Alessandro Barbano al Riformista Tv.

“Se i dati sono davvero questi si conferma il successo della Meloni ma si dimostra anche che la democrazia italiana non è seduta tra il bipolarismo contra positivo tra Meloni e Letta perché la performance di Conte segnala un grande recupero del Movimento 5 stelle. In mezzo c’è una affermazione anche di Azione e Italia Viva. Poi ci sono due sconfitti, il Partito Democratico e la Lega. Ora la leadership di Salvini sarà messa in discussione”.

Gennaro Migliore (Italia Viva) al Riformista Tv: “Il risultato del Movimento 5 Stelle indica che sono il primo partito al sud. Quello che è molto deludente è la coalizione di Centrosinistra. Nel 2013, la coalizione che era formata da Pd, Sel e lista Bonino prese il 29%. E oggi si attesta attorno a quelle cifre. Il Partito Democratico avrebbe potuto fare varie scelte, andare da solo o tornare ad un accordo con il Movimento 5Stelle o sostenere il governo Draghi come aveva fatto in precedenza. Il problema è che il Pd ha dato un messaggio confuso, non si capiva quale fosse il progetto di Paese che aveva in mente”.

Le prime proiezioni

Dagli exit poll alle prime proiezioni: l‘Italia vira a destra con la forbice tra le due coalizioni che oscilla quasi intorno al 20% e il primo partito, Fratelli d’Italia, che da sola conquista, per il momento, più voti di tutta l’alleanza costruita dal segretario dem Enrico Letta che per ora non arriva al 20%. Crolla la Lega di Salvini, non pervenuto Impegno Civico di Luigi Di Maio.

Stando alla prima proiezione Swg per La7, con copertura 11%, il centrodestra al 43%, centrosinistra al 25%, Movimento 5 Stelle al 17, Terzo Polo al 7,9%, Italexit 1,7%, Unione Popolare 1,4%, altri partiti al 3%.

Primo partito Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni al 26%, più di tutta la coalizione del centrosinistra. Nel centrodestra crolla la Lega di Matteo Salvini che si attesta, per ora, all’8,4. Segue Forza Italia al 7,9% e Noi Moderati poco sopra l’un per cento. Nel centrosinistra male il Partito democratico al 18.1% (al di sotto del 20% che era l’obiettivo minimo), poi Alleanza Verdi-Sinistra al 3,6% seguita da Più Europa al 3,1%. Crolla Impegno Civico di Luigi Di Maio: è solo allo 0,6%.

Secondo le prime proiezioni del Consorzio Opinio Italia per Rai delle 23.57 con un campione del 5% e relative al Senato: Fratelli d’Italia è al 24,6%, il Partito democratico al 19,4%, il Movimento 5 stelle al 16,5%, la Lega all’8,5%, Forza Italia all’8,0%, Azione-Italia viva al 7,3%. L’Alleanza Verdi e Sinistra è data al 3,5%, +EUROPA al 2,9%, Italexit al 2,0%, Unione popolare all’1,4, Noi moderati all’1,1%. Altre liste al 4,8%.

Nella seconda proiezione Swg per La7, con copertura 19%, il centrodestra si consolida al 43,7%, centrosinistra al 25,8%, Movimento 5 Stelle al 16,8%, Italia Viva-Azione al 7,8%, Italexit 1,6%, Unione Popolare 1,4%.

Fratelli d’Italia sempre al 26%, Lega all’8,7%, Forza Italia, 8,2%, Noi Moderati 0,95. Nel centrosinistra Partito democratico al 18,3%, Alleanza Verdi-Sinistra al 3,7%, +Europa 3,1%, Impegno Civico 0,7%.

In base alla media delle proiezioni di Quorum/Youtrend per Sky Tg24, con un margine di errore di più o meno 1,6 %, alla Camera a Fratelli d’Italia andrebbero 113 seggi, 65 al Pd e 65 alla Lega. Al Movimento Cinque Stelle andrebbero 47 seggi, a Forza Italia 48 seggi e 19 ad Azione. In totale al centrodestra andrebbero 233 seggi, mentre al centrosinistra 90.

 

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