Il blitz di Borghi
La Lega si riscopre no-vax, emendamento di Borghi per lo stop all’obbligo dei vaccini per i minori: “Solo raccomandati”
La Lega riprende le posizioni no–vax che alcuni suoi esponenti durante la pandemia avevano fatto proprie. E lo fanno presentando un emendamento contro i vaccini al decreto liste d’attesa che è al vaglio del Senato, sottoscritto dal senatore Claudio Borghi. Il leghista ha infatti avanzato la richiesta di cancellare l’obbligo vaccinale per i minori fino a 16 anni e i minori stranieri non accompagnati.
La Lega si riscopre no-vax, emendamento per lo stop all’obbligo dei vaccini per i minori
In particolare l’obiettivo è quello di togliere l’obbligo per i vaccini contro il morbillo, la rosolia, la parotite e la varicella, come prevede la legge del 2017, facendoli diventare “solo raccomandati”. E l’altra richiesta presente nell’emendamento al decreto è di consentire ai bambini non vaccinati per quelle malattie di poter essere iscritti alle scuole per l’infanzia, tra cui quelle private non paritarie.
La posizione di Borghi sui vaccini
A LaPresse, Borghi ha spiegato la posizione sua e della Lega: “Siamo l’unico paese in Europa, forse con la Francia, ad avere 12 vaccinazioni obbligatorie per i bambini. La legge Lorenzin era una sperimentazione e non mi sembra che i risultati ci siano, la pertosse, ad esempio, ricomincia. Non sono io ma è la letteratura scientifica che dice che l’obbligo è un sistema per creare rifiuto non per aumentare la copertura. Sarebbe il caso di prendere atto che le cose non funzionano e dire che non si scherza con il costringere la gente, soprattutto i bambini, a fare trattamenti sanitari per legge, condizionando l’accesso a scuola. Non convinci chi è contrario, con l’obbligo chiedi solo rabbia, rifiuto, violenza e discriminazione”.
Le reazioni interne alla maggioranza
Ma l’emendamento crea divisioni all’interno della stessa maggioranza. A criticare la proposta della Lega, ci ha pensato subito Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati: “Lo stop all’obbligo vaccinale per i bambini è una sciocchezza scientifica che avrebbe conseguenze pericolose e non fa parte del programma di governo che punta alla tutela dei minori e dei più fragili, sia in campo sanitario sia in quello economico e sociale. È responsabilità della politica rinnovare ogni giorno la fiducia nei confronti della ricerca medica: se oggi l’aspettativa di vita si è notevolmente allungata è perché la scienza ci ha messo a disposizione nuovi farmaci e nuove terapie. Mettere in dubbio la fiducia nella ricerca è da irresponsabili”.
Lorenzin: proposte senza nulla di scientifico
“Purtroppo proposte del genere non hanno nulla di scientifico. Lisciano solo il pelo ai No Vax e minano la fiducia tra il cittadino e il medico. E questo è il problema”. Questo il primo commento dell’ex ministro Beatrice Lorenzin, la madre della legge e deputata dem. “Gli epidemiologi, chi lavora sul campo, dicono che non è questo il momento di ritornare al passato”, aggiunge Lorenzin, che ribadisce: “L’obbligo vaccinale ha funzionato e sta funzionando”. La norma a suo nome fu voluta “come strumento forte per il raggiungimento rapido dell’obiettivo di una copertura vaccinale del 95%”.
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