Altro che Lega in cui “non c’è spazio per i no vax“, come aveva chiarito il presidente della Conferenza Stato-Regioni e governatore del Carroccio in Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.

Matteo Salvini anche oggi da Milano strizza l’occhio a quel mondo di anti-vaccinisti e lascia porte aperte: “La Lega è un movimento democratico e in democrazia ogni idea è rispettata e rispettabile“.

Salvini che oggi era ‘chiamato’ a a rispondere della evidente spaccatura che si va registrando nel partito di cui è segretario e leader indiscusso, almeno fino a qualche settimana fa. Il ruolo e le posizioni dei governatori leghisti e del ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, che su vaccino e green pass hanno idee ben differenti da quelle di Salvini, non fanno dormire sonni tranquilli all’ex ministro dell’Interno.

Ma dall’altra parte c’è una fetta di partito che invece spinge sulle posizioni più oltranziste, quella che erano fino a poco fa dell’eurodeputata Francesca Donato, che ha da pochi giorni abbandonato il Carroccio, e in Italia da parlamentari come Bagnai e Borghi.

Una divisione ben rappresentata dai numeri di oggi durante la votazione del secondo decreto sul Green Pass, con i sì provenienti dalla Lega che si sono fermati a quota 69 su 132. Ma se 12 erano assenti giustificati, altri 51 deputati hanno volutamente disertato il voto alla Camera.

Non un problema per Salvini che, anzi, rilancia: “I parlamentari sono liberi di esserci o non esserci. Ognuno è libero di agire secondo coscienza, siamo in democrazia e non in un regime“.

La conferenza di oggi all’Hotel Hilton di Milano arriva di fatto proprio come risposta al recente addio della Donato al partito, segno di uno sfilacciamento interno che arriva da entrambe le ‘anime’ della Lega, quella governista di Giorgetti e quella più movimentista e vicina alla piazza della stessa ex eurodeputata.

Salvini oggi ha infatti potuto annunciare l’ingresso nel Carroccio del presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi e di due altri esponenti regionali di Forza Italia. Ingressi che non dovrebbero fermarsi qui, ha sottolineato Salvini: “Nei prossimi giorni entreranno nella Lega alcuni parlamentari. Di diverse parti, non solo di centrodestra“.

Un partito dunque in salute secondo il segretario: “In questo periodo non entrano nella Lega solo due consiglieri regionali e un sottosegretario, ma alcune centinaia di amministratori locali che per me valgono più di deputati, senatori e ambasciatori”.

 

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia