Ha lasciato 5 milioni di euro in eredità alla propria badante. Non è la storia di un amore sbocciato in tarda età, ma la generosità – forse – di Maria Malfatti, parente di Valeriano che tra fine ottocento e inizio del secolo scorso fu il podestà di Rovereto, in Trentino. Maria, che viveva da sola, e non aveva figli, ha dunque escluso dal testamento i suoi numerosi nipoti per donare il grosso patrimonio riservato all’assistente familiare di nazionalità albanese. Circa un milione di euro sul suo conto corrente, e poi appartamenti, beni di valore, assieme al palazzo storico di via della Terra.

L’accusa dei nipoti

La vicenda ha insospettito i dieci nipoti, che rivolgendosi all’avvocato Luca Fedrizzi hanno intentato causa presentando querela alla procura per circonvenzione di incapace e avviato una causa civile.

Maria aveva 80 anni, e non sembrava nel pieno delle proprie capacità mentali. L’accusa è dunque che la badante sfruttando i momenti di poca lucidità della zia, l’abbia indotta a nominarla unica erede.

Anche per questo, e per paura che la giovane donna usufruisse o si liberasse di parte del patrimonio, la sostituta procuratrice Del Tedesco ha chiesto e ottenuto il sequestro giudiziario a scopo conservativo.

Redazione

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