Freddato in automobile con un colpo di pistola alla testa: praticamente un’esecuzione quella che ha ucciso Dario Angeletti, professore associato dell’Università della Tuscia. Il docente, biologo marino e professore associato all’Università di Viterbo è stato trovato martedì sera in un parcheggio sterrato per camper nei pressi delle Saline a Tarquinia. “Una persona molto vicina a lui” è stata interrogata dai carabinieri all’Ospedale Belcolle di Viterbo: l’unico sospettato al momento, è stato fermato stamattina secondo quanto riporta Lapresse.

Le indagini dei carabinieri del comando provinciale di Viterbo e della compagnia di Tuscani sono coordinate dalla procura di Civitavecchia.
Ascoltati ieri parenti e amici. Anche uno dei due figli del docente, che viveva in campagna con lui, la sorella e la moglie, una veterinaria tedesca. Accertamenti anche sul cellulare della vittima. Un omicidio maturato nella cerchia delle conoscenze personali e non lavorative del docente, si ipotizzava ieri. Decisive potrebbero risultare le immagini delle telecamere che da lontano avrebbero ripreso il parcheggio dove il corpo è stato rinvenuto. Già ieri era emersa la notizia di una seconda automobile, ripresa dalle telecamere, che potrebbe rappresentare una svolta nel caso.

La persona interrogata, secondo quanto rivelato da Il Corriere della Sera, sarebbe un ex collaboratore della stessa università, di qualche anno più grande del docente. Avrebbe collaborato in passato con Angeletti al Centro Ittiogenico di Tarquinia. Una volta rintracciato si sarebbe sentito male e sarebbe stato trasportato in ospedale. Le sue condizioni non sarebbero gravi. La pista sentimentale è quella più battuta dagli inquirenti al momento: ma è comunque ancora tutta da confermare e scandagliare.

Non è stato escluso che il 50enne abbia tentato la fuga. È stato ritrovato da un passante, che ha dato l’allarme, seduto al posto del guidatore della sua Volvo grigia e con la cintura di sicurezza attaccata. Oggi l’autopsia all’Istituto di medicina legale della Sapienza. Ritrovato un bossolo sul luogo del delitto. Chi ha sparato, a quanto ricostruito dal quotidiano, era seduto sul lato passeggero perché Angeletti è stato colpito alla tempia destra.

Tarquinia è sconvolta dall’accaduto: il sindaco Alessandro Giulivi ha annullato tutti gli eventi per l’8 dicembre. Ogni attività didattica nel Polo di Civitavecchia è stata intanto sospesa nelle giornate del 9 e del 10 dicembre. “Per rispetto di Dario che domani sarebbe entrato in aula”, dicono dal Deb, il dipartimento Unitus dove insegnava. Angeletti “amava il mare e ne aveva fatto il suo lavoro”, affermano dal suo dipartimento. “Lo vogliamo ricordare sorridente, tra i suoi studenti, sulle sue barche, in mezzo al mare. Era un docente apprezzato e appassionato, come testimoniano i molti messaggi di cordoglio che stiamo leggendo in queste ore e che ci scaldano il cuore. Tutto ciò che negli anni aveva studiato, Dario lo trasmetteva con entusiasmo ai suoi studenti, che spesso lo sceglievano come relatore per le loro tesi”.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.