Estate, tempo di bilanci in riva al mare, per i protagonisti della politica. Questa settimana l’attività rallenta, almeno nei palazzi. Ma non fatevi illusioni. Perché se le istituzioni chiudono, si accendono le timeline di Whatsapp e di X, di Facebook e delle chat incandescenti dei parlamentari in vacanza. La politica si trasferisce in verticale, sui telefonini. E le polemiche diventano da ombrellone.

Schlein e il fine estate militante

L’Estate militante sbandierata da Elly Schlein si traduce in una festa nazionale de L’Unità che si terrà a Reggio Emilia dal 26 agosto per dieci giorni, a staffetta con il Meeting di Rimini. I Cinque Stelle spariscono dai radar degli appuntamenti estivi, la testa sotto la sabbia, per non incorrere in contestazioni pubbliche verso Giuseppe Conte, leader sempre più contestato dai suoi. Roberto Fico, sostenuto da Beppe Grillo, fa sapere di tenersi pronto per correre in Campania, ma si tiene ancora nell’ombra.

Le Lega e il nuovo partito di Vannacci

È invece sotto i riflettori Pontida, prima di una serie di feste leghiste che arriveranno a fine settembre: l’intervento del Generale Roberto Vannacci dal palco, domenica sera, non ha scaldato i cuori leghisti. E non ha sciolto l’incognita sulla formazione alla quale starebbe lavorando Vannacci per trasformare i suoi 500 mila voti in un movimento organizzato. Matteo Salvini ribadisce: «È uno di noi, anche se lui è un indipendente, non fonderà un partito suo». L’interessato gioca col mistero: accenna, poi nicchia. Non conferma e non smentisce. Al di là del suo, ci sono movimenti all’interno del Carroccio, anche in vista del Congresso. I governatori, Zaia in testa, cercano di capire se sarà possibile aprire una fase nuova.

E nel centrodestra non mancano le fibrillazioni tra gli alleati di governo per quanto riguarda la questione giustizia, in particolar modo con Nordio che sta lavorando alla riforma della custodia cautelare che lo vede sicuramente molto più sulle sue posizioni di Forza Italia – più garantista, per un allentamento delle misure di carcerazione preventiva – che su quelle degli altri partner di maggioranza. Sul punto chiude infatti Fratelli d’Italia con Andrea Delmastro, sottosegretario alla giustizia che ribadisce: «Noi non vogliamo indebolire gli strumenti in mano ai Pm».

Patuanelli dimentica solo il Venezuela

Tra i centristi è Calenda che lancia sull’ex Twitter le sue condizioni al centrosinistra. «Dovremmo iniziare col parlare di politica estera», dice. E di esteri parla il M5S, con Patuanelli che chiede di ritirare l’ambasciatore da Tel Aviv e se la prende con l’Ucraina per l’offensiva in Russia. Tutto preso da questi fronti, la stessa fonte del Movimento non ha trovato il tempo di twittare sulla violenta repressione del regime di Maduro in Venezuela. Deve essere un caso. Non è invece un caso se Giuseppe Conte, divertito dallo spettacolo delle Olimpiadi, ha usato i suoi pochi minuti sui social per congratularsi con le ragazze della pallavolo da medaglia d’oro. Le Olimpiadi di Parigi devono molto al Movimento Cinque Stelle. Avrebbero potuto e dovuto tenersi a Roma, ma proprio un diktat dell’allora sindaca Virginia Raggi tradì la candidatura, ritirandola nella fase in cui era maggiormente accreditata. E consentendo a Parigi di incassare, grazie alla nostra ritirata, un enorme successo. Ieri è stato Matteo Renzi a far notare la contraddizione con cui il M5S che ha avversato le Olimpiadi romane oggi celebra quelle parigine.

Il capogruppo al senato di Italia Viva, Enrico Borghi, si è invece stupito di come l’Italia rimanga sempre più isolata, in politica estera. «Francia, Germania e Regno Unito rilasciano una dichiarazione congiunta sulla situazione in Medio Oriente, invitando l’Iran alla calma e citando il lavoro di Qatar, Egitto e Stati Uniti per raggiungere un accordo sul cessare il fuoco e il rilascio degli ostaggi. L’Italia, che avrebbe anche la presidenza di turno del G7, non pervenuta». «Ecco le prime conseguenze di cosa significa, sul piano internazionale, affrontare le questioni con l’ideologia e mettendo il partito davanti al paese: l’isolamento e l’irrilevanza. È il terreno su cui purtroppo Giorgia Meloni ha condotto il nostro paese. Forse – prosegue il senatore di Italia Viva – ora si accorgerà che la politica estera non si fa con le foto ad uso social, ma con la coerenza e la tenuta nei momenti decisivi. Quella che sin qui è mancata».

Il governo non pervenuto alla strage, Giani: “Grave”

A segnalare un’altra assenza imbarazzante di Meloni è stato il governatore della Toscana Giani, nel giorno dell’anniversario della strage di Sant’Anna di Stazzema, in provincia di Lucca. Alla cerimonia di commemorazione dell’eccidio il governatore toscano ha stigmatizzato alcune assenze. «Non vedo la presidente del Consiglio, non vedo ministri né sottosegretari. Sinceramente è una cosa grave. Lascia amarezza ed un profondo dispiacere questa assenza che ha segnato anche la cerimonia ieri per la liberazione di Firenze», ha detto nel suo intervento. Giorgia Meloni, chiusa nel resort pugliese di Borgo Egnazia, non ha replicato.

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Ph.D. in Dottrine politiche, ha iniziato a scrivere per il Riformista nel 2003. Scrive di attualità e politica con interviste e inchieste.