A breve l'ufficialità: il posto lasciato vacante da Padoan
Letta verso la candidatura a Siena: le suppletive alla Camera per ‘giocarsi’ il voto per il Quirinale

Salvo clamorosi colpi di scena, sarà Enrico Letta il candidato del centrosinistra, in quale forma ancora non è chiaro, per il collegio uninominale di Siena lasciato vacante dopo le dimissioni nel settembre 2020 di Pier Carlo Padoan.
Il segretario del Partito Democratico dovrebbe annunciare già stasera, nel corso della direzione del PD senese, la sua discesa in campo in vista dell’appuntamento elettorale di ottobre. A chiedere un impegno in prima persona di Letta era stato proprio il partito locale, lo stesso che invece aveva ampiamente bocciato l’ipotesi circolata negli scorsi mesi di ‘destinare’ quel collegio blindato all’ex premier Giuseppe Conte, sugellando così l’alleanza col Movimento 5 Stelle.
In realtà i grillini potrebbero comunque tornare in gioco nella vicenda senese, come alleati del PD nella corsa elettorale in autunno. Dall’altra parte però i renziani, forti in Toscana grazie alle origini del leader Matteo Renzi, potrebbero restare fuori dall’alleanza per la nota ‘incomunicabilità’ con i pentastellati e col loro leader in pectore Giuseppe Conte, fresco di accordo col garante Beppe Grillo per ottenere il controllo del Movimento.
A spingere Letta a scendere in campo a Siena è soprattutto la volontà di poter guidare dal Parlamento le truppe democratiche in vista dello snodo politico fondamentale, l’elezione del prossimo Presidente della Repubblica. Nei gruppi parlamentari di Camera e Senato, è cosa nota, sono diversi gli eletti vicini all’ex segretario Matteo Renzi e che almeno in parte non rispondono alla sua segreteria.
Al contrario pare destinato a restare fuori dal ‘palazzo del potere’ Giuseppe Conte. L’ex presidente del Consiglio infatti resta convinto di non candidarsi a Roma, nel collegio di Primavalle lasciato libero dalla deputata Emanuela Claudia del Re, nominata inviata speciale dell’Unione Europea per il Sahel e per questo dimessa dalla Camera dei Deputati. Un collegio tutt’altro che blindato, col rischio clamoroso di perdere la prima vera sfida elettorale.
Nel collegio romano il Movimento 5 Stelle era arrivato primo eleggendo appunto Del Re, col centrodestra secondo e il PD terzo. Ma un sondaggio diffuso da YouTrend il 4 giugno scorso aveva lanciato l’allarme: PD e 5 Stelle insieme erano praticamente appaiati al centrodestra, entrambi intorno al 46 per centro: troppi i rischi di incappare in una sconfitta.
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