Lettere a Sbatte di Zucchero
Lettera dal carcere all’amato morto: “Questa vita non porta a nulla, ho promesso a tua mamma che cambierò per te”
L’amore va oltre qualsiasi cosa e può essere il motore per il cambiamento. D. ha scritto una lettera d’amore al suo amato che non potrà mai leggerla perchè non c’è più. È morto e mai potrà leggere le dolci parole d’amore del suo uomo ma le loro anime sono ancora vicinissime. Anche se D. ora è in cella. Prima di finire in carcere per scontare la sua pena, in nome del loro amore ha fatto una promessa alla mamma del suo amato che non c’è più, quella di cambiare. “Mi ha detto che questa vita non porta a niente e mi ha detto ‘Cambia, fallo per mio figlio'”. D. ora sta scontando la sua pena ma ha capito che quella vita è sbagliata e non porta a nulla. Qyando uscirà farà di tutto per accontentare la mamma del suo amato in nome del loro amore. Riportiamo di seguito la lettera di D. a Sbarre di Zucchero.
Ti scrivo questa lettera che non potrò farti leggere per il motivo che il Signore Gesù ha scelto te e non me, ma voglio dirti che mi manchi tanto e vorrei solo un momento per farti leggere la mia scrittura, per dirti che tu vivi dentro il mio cuore e sarai sempre nei miei pensieri. Se quel maledetto giorno avessi ascoltato una mia parola, avremmo potuto evitare ma, tu lo sai, avevamo due cervelli uniti e se facevamo qualcosa non ne discutevamo perché riuscivamo a capirci solo con gli occhi, come se fossimo una persona sola. Vorrei dirti che di quegli ultimi, drammatici, attimi che siamo rimasti insieme, ricordo ancora le nostre ultime parole: “Kekko, torniamo indietro” e tu, prima di aprire lo sportello, mi hai risposto “Io sono con te fino alla morte, stai tranquillo”.
È come se qualcosa o qualcuno ci avesse avvisati entrambi, ma vorrei che il tempo ci riportasse indietro per darti l’ultimo abbraccio e stringerti davvero forte da non farti respirare… ma, purtroppo, guardo il cielo e penso di non poterlo fare. Io sono più che sicuro che sarai sempre lì a proteggermi come un angelo custode. Non dimenticherò mai le nostre risate, i nostri litigi, che ci hanno insegnato a stare più vicini, anche quella volta che dormivamo insieme, per il motivo che i nostri familiari ci facevano soffrire per i loro sentimenti.
Noi eravamo sempre insieme a consolarci e a chiederci se eravamo grandi o ancora ragazzi adolescenti… come scordare le nostre chiacchierate! Comunque, ti dico che prima che mi hanno arrestato sono riuscito a parlare con la tua mamma e mi ha detto che non esistono soldi o oro che possano farti tornare in vita, mi ha detto che tu valevi molto di più; e, quando ci siamo visti, per tua mamma è stato come vedere suo figlio. Mi ha detto che questa vita non porta a niente e mi ha detto “Cambia, fallo per mio figlio”.
Quando uscirò, cercherò i tutti i modi di accontentare i desideri di tua mamma, farò tutto il possibile.
Ti saluto, con cento baci e cento abbracci.
Ti amo, sei nel mio cuore.
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