Le accuse di neofascismo
L’evoluzione della specie per mamma Meloni, Anna Paratore: Mussolini il punto più alto
Resta sbagliato, inappropriato che le colpe dei genitori debbano ricadere sui figli. E questo vale anche per le simpatie politiche, rivendicate o attribuite, se e quando di colpe si può parlare poi. Il profilo social di Anna Paratore, madre di Giorgia Meloni che con Fratelli d’Italia ha dominato le elezioni politiche di domenica 25 settembre, sembra però destinato a riaprire un discorso mai chiuso, cavalcato in campagna elettorale, agitato da media internazionali. Ovvero: il neofascismo di Meloni e Fratelli d’Italia.
Circola sul web e sui social da qualche ora e si appresta a diventare virale in particolare uno screenshot del profilo Facebook di Paratore, la madre della leader politica, che come immagine di copertina nel 2019 presenta una rivisitazione dell’evoluzione della specie umana. Ci sono ominidi, politici, Giorgio Napolitano, Garibaldi, Silvio Berlusconi, Giulio Andreotti e Mario Monti. E c’è Benito Mussolini: il punto più alto dell’evoluzione dell’essere umano.
Il passato di Giorgia Meloni è noto: è stata nel Fronte della Gioventù, l’organizzazione giovanile del partito Movimento Sociale Italiano – Destra Nazionale, ha fondato il movimento Antenati, responsabile nazionale giovanile di Alleanza Nazionale Azione Studentesca, consigliere per Alleanza Nazionale, dirigente di Azione Giovani, deputata e ministra per la gioventù, fondatrice di Fratelli d’Italia. Quando aveva 19 anni, nel 1996, rilasciò un’intervista alla Tv francese, ripescato in campagna elettorale in cui dichiarava: “Credo che Mussolini sia stato un buon politico, quello che ha fatto lo ha fatto per l’Italia”.
Il servizio è stato ripescato in campagna elettorale. I giornali di tutto il mondo non si sono risparmiati, in questi giorni, alla vigilia e dopo il successo alle urne, nell’agitare il pericolo neofascista che incombe su Italia ed Europa per via della vittoria di Meloni. Dalle colonne di questo giornale il direttore Piero Sansonetti aveva invitato Meloni a dichiarare deliberatamente il suo antifascismo. Un invito non raccolto, o raccolto a metà. E quindi il capitolo delle accuse di neofascismo presumibilmente non sarà mai chiuso, anche quando Meloni diventerà (come sembra destinato ad accadere) presidente del Consiglio, la prima donna nella storia d’Italia.
Chi è Anna Paratore
Anna Paratore ha origini messinesi. Ha cresciuto da sola le figlie Giorgia e Arianna dopo che il padre delle bambine ha abbandonato la famiglia. Ha rilasciato diverse interviste in questi giorni, dopo l’esito elettorale. Il suo primo desiderio che vorrebbe vedere esaudito è che la figlia cancelli il reddito di cittadinanza: “Spero che elimini la vergogna del reddito di cittadinanza ai 18enni, che prendono i soldi per stare a casa a giocare ai videogiochi e dia quei soldi ai malati, agli anziani che non arrivano alla fine del mese, a chi ne ha davvero bisogno. Non a chi non ha voglia di lavorare”.
Paratore aveva commentato nella stessa intervista a Repubblica i titoli allarmati, specie dei giornali internazionali, sul pericolo fascismo in Italia. “Facciano i titoli che vogliono, sono tutte baggianate che lasciano il tempo che trovano”. Paratore vive ancora alla Garbatella, Roma popolare, dove Meloni è cresciuta. L’altra figlia, Arianna, in un intervista a Il Foglio aveva raccontato che è lei, la madre, il vero genio in famiglia. “Ha 69 anni. È capace di parlarti di tutto, anche della teoria dei Buchi neri di Hawking. Ha scritto 140 romanzi, quasi tutti rosa. Storie belle. La prima era ambientata in Toscana, i protagonisti si chiamavano una come me, Arianna, e l’altro Lorenzo. Nostra mamma scriveva di notte, mentre noi dormivamo”. Si firmava con lo pseudonimo Josie Bell. “In America sarebbe diventata ricca e famosa, avrebbe avuto una carriera pazzesca. Invece alla fine la Curcio Editore fallì”.
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