La lettera
Libano, tre settimane alla scadenza della tregua. I dubbi sul disarmo Hezbollah e una richiesta a Crosetto
Caro Direttore,
ieri Iuri Prado su questo giornale ha fatto bene a fornire una “interpretazione autentica” delle parole di Guido Crosetto riguardo la situazione libanese dopo le polemiche davvero strumentali lanciate dal Times of Israel. Ma sempre a proposito di Libano ti suggerisco di accendere i riflettori de Il Riformista sulla difficile situazione a sud del fiume Litani. I media non ne parlano, ma mancano solo tre settimane alla scadenza prevista dagli accordi di tregua (25 gennaio) e per quella data potrebbero non essersi create le condizioni per il ritiro dei militari israeliani. Indiscrezioni di stampa parlano di ritardi nel dispiegamento delle forze armate libanesi, circolano notizie su intimidazioni di Hezbollah nei confronti della popolazione locale, si vocifera di grandi depositi di armi ancora da individuare.
Il disarmo di Hezbollah
Non so se, e in che misura, queste informazioni siano attendibili, ma sarebbe un errore macroscopico aspettare l’ultimo minuto per fare il punto della situazione. Nonostante le promesse di smilitarizzazione, dal 2006 in poi Hezbollah ha potuto accrescere di anno in anno il numero dei propri miliziani nonché disporre di armamenti sempre più potenti e sofisticati (soprattutto droni e missili di provenienza iraniana). Chi davvero vuole la pace sa bene che questa volta non c’è da scherzare: il disarmo di Hezbollah deve essere effettivo e totale.
Il monitoraggio della tregua
La supervisione e il monitoraggio degli accordi di tregua sono affidati ad un apposito comitato presieduto dagli Stati Uniti e con una significativa presenza della Francia. Tuttavia anche l’Italia ha un importante ruolo da giocare per la sua consistente presenza in Unifil e per i programmi di cooperazione bilaterale con le forze armate libanesi. L’auspicio è che il ministro Crosetto riferisca al più presto qual è l’attuale stato delle cose al Copasir (o in altra sede parlamentare) e che l’Italia faccia quanto possibile per accelerare l’attuazione completa degli accordi di tregua.
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