"Non sono vaccinata ma il richiamo al senso del dovere è troppo forte"
Liliana Segre, fiducia a Conte: “Crisi che disgusta, parto oggi per il Senato”
“Parto oggi per essere pronta a fare il mio dovere a Palazzo Madama. Contavo di riprendere le mie trasferte a Roma solo una volta vaccinata, ma di fronte a questa situazione ho sentito un richiamo fortissimo, un misto di senso del dovere e di indignazione civile”. La senatrice a vita Liliana Segre, 90 anni, annuncia la sua presenza martedì in Senato per il voto di fiducia al governo Conte.
In una intervista rilasciata a “Il Fatto Quotidiano“, Liliana Segre cita Guicciardini e contesta la decisione di Matteo Renzi e del suo partito, Italia Viva: “Non riesco ad accettare che in un tempo così difficile, in cui gli italiani stanno facendo enormi sacrifici, vi siano politici che non riescono a fare il sacrificio di mettere un freno a quello che Guicciardini chiamava il particulare”.
“Non partecipo ai lavori del Senato da molti mesi – spiega – perché, alla mia età, sono un soggetto a rischio e i medici mi avevano caldamente consigliato di evitare”. Poi spiega le ragioni che la porteranno a votare la fiducia: “Ho deciso di dare la mia fiducia al governo – osserva – questa crisi politica improvvisa l’ho trovata del tutto incomprensibile. All’inizio pensavo di essere io che non riuscivo a penetrare il mistero. Poi però ho visto che quasi tutti, sia in Italia che all’estero, sono interdetti, increduli, spesso disgustati”.
Segre ammette che anche “il governo Conte” ha “fatto errori” così come è avvenuto in tutti i Paesi colpiti dalla pandemia, “però mi pare che si debba riconoscere che ha fatto nell’ultimo anno un lavoro gigantesco per reggere l’urto di un’emergenza spaventosa ed ha ottenuto una svolta storica nelle politiche europee”.
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