L'emergenza covid in Italia
L’indice di contagio nazionale Rt scende a 0,92: “Riduzione significativa dei positivi”
L’Italia che fino a fine aprile 2021 non avrà Zone Gialle spera nella Zona Arancione. Il valore dell’indice di contagio Rt nazionale è passato dallo 0,98 della settimana scorsa allo 0,92 di questa settimana. Il dato nel monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute. Cala anche l’incidenza dei casi ogni 100mila abitanti che arriva a 185 dai 232 della scorsa settimana. Il bollettino dell’emergenza ha fatto registrare ieri 17.221 nuovi casi su 362.162 tamponi, il tasso di positività al 4,7%. I morti riportati 487.
“L’indice Rt è in ulteriore miglioramento – ha dichiarato a Sky TG24 il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli – È indubitabile che abbiamo avuto una riduzione significativa nel numero dei contagiati. Pur tenendo conto dei giorni di Pasqua e Pasquetta che hanno una connotazione particolare in termini di numero di tamponi eseguiti rispetto alla metà del mese di marzo siamo scesi del 40% nel numero dei nuovi contagi e tutto questo indica l’efficacia delle misure, come sappiamo da tempo”.
L’Italia nella terza ondata dell’emergenza covid aspetta oggi le decisioni del ministero della Salute guidate da Roberto Speranza. Alcune Regioni sperano di passare in Zona Arancione. Almeno cinque. Al momento in Zona Rossa sono Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana, Valle d’Aosta. Il resto d’Italia è Zona Arancione: Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria, Veneto e Province autonome di Bolzano e Trento.
A sperare nella promozione in Zona Arancione sono Lombardia, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Toscana. Lo stesso ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia del 2 aprile 2021, aveva firmato sabato 3 aprile due nuove Ordinanze in vigore a partire da martedì 6 aprile prossimo. La prima Ordinanza confermava per ulteriori quindici giorni la permanenza in zona rossa per le Regioni Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana e Valle d’Aosta.
L’Italia è stata completamente Zona Rossa per tutte le festività di Pasqua. A partire dal 7 aprile gli alunni fino alla prima media sono tornati in classe in presenza. Per i successivi gradi di istruzione confermato lo svolgimento delle lezioni in presenza dal 50% al 75% degli studenti. Garantita l’attività in presenza degli alunni con disabilità e bisogni educativi speciali. Le diposizioni in vigore fino al 30 aprile.
A sperare nel passaggio in Zona Arancione sono soprattutto i negozi, gli esercizi commerciali che potrebbero riaprire, e quindi parrucchieri, barbieri, estetisti e tutti i servizi alla persona. Nei festivi e prefestivi nei centri commerciali restano aperti farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie. Stesse regole tra fascia Rossa e Arancione per bar e ristoranti. Chiuse ancora fino al 30 aprile palestre e piscine. In Zona Arancione consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno 2 metri. Tutte le regole in vigore fino al 30 aprile.
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