Prima lasciati nelle mani dai talebani tornati al potere a Kabul, quindi aiutati e poi scaricati per una seconda volta. L’Occidente, in questo caso il governo britannico, mostra il suo volto peggiore nei confronti degli afghani già costretti 18 mesi fa a soccombere al ritorno al potere dei ‘tagliagole’ o ad una rocambolesca fuga dal loro Paese.

L’ultima storia a dir poco assurda arriva da Londra, dove almeno 40 famiglie afghane di rifugiati che si erano stabilite nella capitale inglese si sono viste comunicare il trasloco forzoso entro sette giorni a Wetherby, alla periferia di Leeds, a circa 200 miglia di distanza dalla capitale.

A scriverlo è il Guardian: il quotidiano spiega che il ministero dell’Interno britannico ha reso noto a 40 famiglie con 150 bambini che vivono da più di un anno a Kensington, nell’area ovest di Londra, che devono lasciare la capitale per un altro alloggio a Wetherby, alla periferia di Leeds.

Una decisione che non ha trovato d’accordo i rifugiati afghani, tra cui ex generale afghano ed ex traduttori che hanno supportato negli anni l’esercito britannico impegnato a Kabul. I loro figli, già traumatizzati dalla guerra e dalla fuga dell’agosto 2021, dovranno essere nuovamente sottoposti ad altri traumi.

Il governo conservatore di Rishi Sunak non sembra però intenzionato a fare marcia indietro: l’obiettivo, scrive ancora il Guardian, è quello di spostare tutte le famiglie afghane rifugiate nella capitale, per un totale di 9mila persone, entro la fine di quest’anno.

Coloro che si sono opposti al trasferimento sono al momento ospitati in un hotel a quattro stelle vicino al Victoria and Albert Museum. “Abbiamo chiesto al Ministero dell’Interno: ‘Perché ci vuoi cacciare?’“,ha raccontato al Guardian un ex consigliere parlamentare di Kabul, evacuato con sua moglie e tre figli di età compresa tra i quattro e i 14 anni, “e loro ci hanno risposto: “Questo hotel è troppo costoso: l’albergo di Leeds costa meno”.

Dunque a spingere il governo a trasferire le famiglie afghane fuori dalla capitale è una questione meramente economica: gli hotel e gli alloggi di di Wetherby sono ovviamente meno costi di quelli della capitale.

Il voltafaccia di Sunak sconfessa la promessa fatta dall’ex premier Boris Johnson, come lui membro dei Tory: dopo la fuga occidentale dall’Afghanistan, il primo ministro a quel tempo in carica a Downings Street aveva annunciato l’accoglienza di 20mila afghani. “Abbiamo un debito di gratitudine con quelli che hanno lavorato con noi per rendere l’Afghanistan un posto migliore negli ultimi 20 anni“, aveva detto il premier spiegando la volontà di offrire rifugio a chi ora rischiava per questo la persecuzione da parte dei talebani per aver collaborato col “nemico occidentale”.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.